Tagli fanno male a salute, al via indagine su patologie medici
Tagli fanno male a salute, al via indagine su patologie medici

 

Roma, 27 ott. (AdnKronos Salute) - Qual è lo stato di salute dei medici? Quali le patologie più frequenti che le pesanti condizioni di lavoro in corsia provocano? E' possibile conciliare la vita privata e quella professionale senza danno per la salute? L'Anaao Giovani lancia un'indagine rivolta a tutti i medici - accessibile dal sito www.anaao.it - che intende tracciare un identikit delle principali patologie da cui sono affetti i camici bianchi italiani.

"Con questa indagine Anaao Giovani - spiega l'Associazione in una nota - si propone di analizzare quantità e qualità del lavoro medico e i risvolti sullo stato di salute, lanciando l'idea di un Jobs Act a sostegno dei giovani, per una tutela e valorizzazione delle loro competenze professionali e del loro profilo giuridico, ovvero lo sviluppo di un contratto formazione-lavoro. L'indagine consentirà di denunciare le situazioni più critiche e di elaborare una proposta per ricapitalizzare il lavoro medico".

Tra i motivi più noti dei disagi dei camici bianchi: il blocco del turn-over, il precariato medico. "Il nostro Ssn - spiega l'Associazione - se confrontato con quello degli altri Paesi Ocse, riesce ad ottenere migliori esiti clinici rispetto a quanto atteso dal livello di spesa effettivo sostenuto. Ciononostante i medici lasciano sul campo moltissime ore di lavoro che non vengono neppure conteggiate in busta paga o, se lo sono, non potranno essere mai recuperate in alcun modo. Si dimentica inoltre come l'ampia letteratura scientifica abbia dimostrato che lo stress lavorativo a cui è sottoposto un medico, anche per l'elevato profilo di responsabilità insieme ai turni massacranti, aumenta il rischio di patologie anche fatali".

"Quindi - aggiunge l'Anaao - quando il medico lavora, deve essere consapevole che i carichi di lavoro eccessivi a cui è sottoposto, sono potenzialmente dannosi per la salute sua e indirettamente dei suoi pazienti che hanno invece il diritto di essere curati da medici nel pieno delle facoltà fisiche e psichiche. Questo pare non interessare ancora il Governo italiano che, nonostante la procedura di infrazione avviata dalla Corte Europea, non ha recepito la legge sui riposi per medici ed operatori sanitari".

 


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