Anaao, bene diagnosi Lorenzin su caos pronto soccorso, ora terapia
Anaao, bene diagnosi Lorenzin su caos pronto soccorso, ora terapia

Troise: "La politica non può chiamarsi fuori, dimenticando i 70 mila posti letto che negli ultimi 10 anni, e i 3 mila ulteriori decisi con il tanto magnificato Patto della salute" 

"Le recenti dichiarazioni del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin sono da apprezzare per la lucidità della diagnosi delle cause alla radice del periodo nero che sembra avere colpito la sanità italiana. Ma il collasso dei pronto soccorso che in questi giorni, e non solo, riempie le pagine web e le cronache giornalistiche, non può essere semplicisticamente attribuito alla cattiva educazione dei cittadini, ai quali si fa carico della frequente inappropriatezza degli accessi, o al 'territorio che non funziona' come fa il ministro della Salute". Lo afferma in una nota Costantino Troise, segretario nazionale dell’Anaao Assomed.

"L'atmosfera da sovraffollamento - prosegue Troise - che ormai ha trasformato i pronto soccorso a prescindere dalla latitudine, da strutture deputate all’emergenza ed all’urgenza, dove stazionare il tempo necessario in ambienti inadeguati, ha la sua prima causa nel fenomeno del 'boarding': vale a dire l'attesa di ore per un posto letto che non c'è, per un ricovero che pure è stato ritenuto necessario. Ed allora - chiosa il segretario nazionale dell'Anaao Assomed - la politica non può chiamarsi fuori, dimenticando i 70 mila posti letto che negli ultimi 10 anni, e i 3 mila ulteriori decisi con il tanto magnificato Patto della salute, sono stati tagliati in assenza di una contestuale riforma delle cure primarie".

"Dopo avere apprezzato la correttezza della diagnosi, i professionisti sanitari ed i cittadini - conclude Troise - attendono dal ministro la terapia appropriata. Prima che sia tardi".

 


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