Batterio killer, in Veneto ispettori in tutte le cardiochirurgie
Batterio killer, in Veneto ispettori in tutte le cardiochirurgie

Entro due giorni risultati del monitoraggio su macchine presenti e applicazione linee guida 

Ispettori regionali a lavoro, oggi, in tutte le cardiochirurgie del Veneto. Una misura disposta dalla Regione per verificare, nei centri, la presenza delle macchine per l'Ecmo sotto accusa per il caso delle infezioni legate al micobatterio chimera che si sarebbero verificate all'ospedale San Bortolo di Vicenza. Un contagio che sarebbe avvenuto proprio attraverso uno specifico macchinario 'cuore-polmone', prodotto da LivaNova, causando 6 morti sospette, fra cui quella di un anestesista, deceduto dopo 2 anni dal contagio.

I tecnici regionali - a quanto apprende l'Adnkronos Salute - verificheranno in primo luogo se le macchine presenti sono quelle del marchio sospetto. Inoltre, considerato che a maggio scorso sono state emanate specifiche linee guida, gli ispettori ne verificheranno l'applicazione e, infine, saranno accertate le date precise che riguardano gli interventi eseguiti e l'accertamento delle infezione dei casi sospetti, in modo da avere maggiore chiarezza sull'accaduto.

Gli ispettori presenteranno, appena concluso il lavoro di monitoraggio, una relazione all'assessore Luca Coletto e al governatore Luca Zaia. Solo dopo aver visionato i dati, fanno sapere dalla Regione, il Governatore e il responsabile della Sanità interverranno sul delicato caso, su cui al momento non rilasciano dichiarazioni. I risultati delle ispezioni dovrebbero essere pronti entro due o tre giorni.

 


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