Fioramonti, 'Non c’è separazione tra scienziati e resto del Paese' 

Migliaia di ricercatori incontrano nelle strade, nelle piazze, nelle università e nei laboratori dei principali istituti di ricerca centinaia di migliaia di persone di ogni età. E' la Notte europea dei ricercatori che torna il 27 settembre coinvolgendo oltre 100 città dal Nord al Sud del Paese. Le iniziative sono state presentate oggi al Miur dal ministro Lorenzo Fioramonti. Sono 9 i progetti italiani sostenuti dalla Commissione europea che si sviluppano in tutta la penisola, articolati su scala nazionale, regionale o interregionale, e propongono centinaia di attività nel corso della giornata e notte del 27 settembre.

"I ricercatori sono veri innovatori, persone in grado di assumersi dei rischi - ha spiegato Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, alla presentazione - Non c’è separazione tra scienziati e resto del paese, gli scienziati sono cittadini e i cittadini possono diventare scienziati. I cittadini svolgono un ruolo fondamentale, tante scoperte sono state fatte proprio grazie all’attivazione della cittadinanza. Forse nei mesi passati c’è stata una percezione di distanza tra politica e scienza - ha aggiunto il ministro - Vi assicuro che con questo ministero la distanza non esiste, anzi faremo in modo che la scienza sia al centro delle decisioni politiche, soprattutto in contesti così importanti come quello dei cambiamenti climatici".

"Dobbiamo metterci in testa di cambiare davvero il nostro modello di sviluppo. Cittadini e politici devono ascoltare la scienza - ricorda Fioramonti - Mi auguro che il 27 settembre, lo stesso giorno dello sciopero degli studenti sul clima, si ascolti la scienza. Come rappresentanti istituzionali del mondo scientifico dobbiamo dare il buon esempio e questo ministero sarà aperto a tutte le scuole per parlare di cambiamenti climatici, aperto al dialogo tra scienza e studenti, per affrontare la più grande sfida".

Gli eventi in programma il 27 settembre sono: 'B-Future' (coordinato dalla Fondazione Neuromed); 'Bees' (coordinato dall’Associazione Frascati Scienza); 'Bright' (coordinato dall’Università degli studi di Siena); 'Ern Apulia' (coordinato dall’Università del Salento); 'Luna 2019' (coordinato dall’Accademia Europea di Bolzano); 'MeetmeTonight' (coordinato dall’università Milano-Bicocca); 'Sharpe'r (coordinato da Psiquadro - impresa sociale di comunicazione della scienza); 'Society' (coordinato dal Consorzio interuniversitario Cineca) e 'Superscienceme' (coordinato dall’Università della Calabria). Ai 9 progetti sostenuti si affiancano due progetti associati, 'Braincites' (nelle città di Potenza, Matera, Melfi, Tito, Marsiconuovo, Nemoli) e 'Closer' (in Piemonte).

Un cartellone di centinaia di eventi quello proposto aspettatori di ogni età, dagli studenti agli adulti: spettacoli, laboratori aperti, conferenze, eventi di approfondimento culturale e intrattenimento trasformano le città in laboratori a cielo aperto e i laboratori di ricerca in piazze nelle quali cittadini e ricercatori si incontrano e insieme esplorano il mondo e le sfide di ogni tipo, da quelle dell’economia e quelle delle scienze e della tecnologia fondamentali per immaginare e costruire il futuro.

"Anche quest'anno, la Notte Europea Bees organizzata da Frascati Scienza dimostra una ricchezza di eventi e di città coinvolte senza eguali - ha spiegato Matteo Martini, il presidente di Frascati Scienza - Da ricercatore, da sempre coinvolto nella divulgazione, sono orgoglioso di vedere una lista di 34 città coinvolte che non si limitano solo ai grandi centri ma arrivano fino al piccolo paese. Il nostro compito è proprio quello di raggiungere le persone e far arrivare la scienza a tutti. Quest’anno, insieme ai nostri 60 partner, abbiamo pensato ad un programma che spazia dalla fisica alla biologia, passando per l’archeologia, la medicina, l’economia e tante altre discipline dimostrando, ancora una volta, quanto 'scienza' sia un termine universale e quanto entusiasmo ci sia sempre intorno alla Notte europea dei ricercatori".