Fimmg, 'su mix vaccini è deregulation, sconcerta richiesta Lazio'
Fimmg, 'su mix vaccini è deregulation, sconcerta richiesta Lazio'

Scotti, 'comodo lasciare scelta al cittadino, ma come è possibile dopo pubblicazione in Gazzetta?' 

"Quella della Regione Lazio è l’ennesima valutazione che ci sconcerta. Esiste in questo Paese un sistema regolatorio che è retto dall’Aifa. O questa Agenzia decide regole talmente chiare da evitare che ogni Regione possa scegliere diverse modalità sull’utilizzo del farmaco/vaccino, o altrimenti significa che siamo alla deregulation completa, cioè rispetto alla somministrazione di un farmaco ogni Regione può decidere come farlo, quando farlo e attraverso quali meccanismi". Lo ha detto Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), a '24 Mattino' su Radio 24, commentando l'ipotesi della Regione Lazio di lasciare libera scelta ai cittadini su quale seconda dose ricevere dopo la prima di Astrazeneca sotto i 60 anni.

"Quello che viene fuori dalla Regione Lazio - continua - sottintende un’altra verità molto comoda: in tutti i casi in cui i cittadini si sono immunizzati con questi vaccini, la scelta rimane del paziente, la vaccinazione è volontaria. Dall’altra parte c’è bisogno di un consenso informato, quindi 'lascio la scelta al cittadino' è di fatto già così, quello che non si capisce è come sia possibile vaccinare un paziente sotto i 60 anni con AstraZeneca a fronte di un elemento regolatorio pubblicato in Gazzetta ufficiale, quindi mi da l’idea che il paziente possa solo rifiutarlo, non che possa scegliere di fare diversamente", conclude.

 


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