Aifa, nel 2020 più ansiolitici, meno pillole dell'amore e contraccettivi
Aifa, nel 2020 più ansiolitici, meno pillole dell'amore e contraccettivi

Effetto pandemia sui consumi degli italiani rispetto al 2019. Aumenta consumo azitromicina nonostante l'Agenzia non l'abbia raccomandato per Covid 

Effetto pandemia sul consumo di farmaci in Italia. Nel 2020, rispetto al 2019, è aumentato per esempio l'acquisto di prodotti ansiolitici, mentre si è ridotto quello di anticoncezionali d'emergenza e di 'pillole dell'amore', i medicinali per il trattamento della disfunzione erettile maschile. Trend che sembrano rispecchiare l'impatto della crisi coronavirus sulla psiche dei cittadini, nonché sulla routine di coppia messa in molti casi a dura prova dai periodi di lockdown. L'andamento dei consumi emerge dal 'Monitoraggio dell'acquisto dei farmaci durante la pandemia Covid-19', consultabile sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco.

Le informazioni - spiega l'Aifa - vengono rappresentate sotto forma di grafici provenienti dal flusso Nsis (Nuovo sistema informativo sanitario) della tracciabilità del farmaco, sono espresse in termini di confezioni per 10mila abitanti al giorno e permettono un monitoraggio tempestivo e puntuale dell'uso dei farmaci in Italia. Il report sarà aggiornato con cadenza mensile, e a breve i dati saranno resi disponibili anche in modalità dinamica e navigabile.

"Tra i farmaci acquistati nelle farmacie territoriali - rileva dunque l'ente regolatorio nazionale in una nota - è aumentato rispetto al 2019 il consumo di ansiolitici, mentre si è ridotto quello dei Fans", farmaci antinfiammatori non steroidei. "I farmaci per la disfunzione erettile e i contraccettivi di emergenza hanno mostrato una riduzione significativa d'uso nel periodo del lockdown (marzo-maggio 2020)".

"Come atteso", inoltre, "il consumo eparina e glucocortisonici, farmaci di prima linea per la terapia anti Covid-19 - ricorda l'Aifa - è aumentato nel 2020 rispetto al 2019, sia tra gli acquisti ospedalieri sia tra quelli presso le farmacie territoriali". Ancora, "a partire da aprile 2020 si è ridotto il consumo di antivirali risultati meno efficaci contro Covid-19, e quindi non più raccomandati dall'Aifa per questo uso (lopinavir/ ritonavir, darunavir/ cobicistat, colchicina e idrosicolorochina).

"Nel corso del 2020 - prosegue l'Agenzia italiana del farmaco - si registra una crescita negli acquisti" dell'antibiotico "azitromicina, sebbene Aifa non ne abbia approvato l'uso per Covid-19".

"Tra i farmaci non specifici per Covid-19", l'ente regolatorio evidenzia "in ambito ospedaliero rispetto al 2019 un aumento di anestetici generali e stimolanti cardiaci iniettivi (entrambi utilizzati nelle terapie intensive e subintensive). Gli acquisti ospedalieri di farmaci oncologici endovena nel 2020 si sono ridotti, e sono stati in parte compensati dalla crescita dei farmaci sottocutanei e orali".

 


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