Nel suolo batteri chiave per nuovi antibiotici
Nel suolo batteri chiave per nuovi antibiotici

Identificati più di un migliaio di cluster di geni biosintetici per sintetizzare una serie di molecole, inclusi vari peptidi, tossine antibatteriche e altri metaboliti 

Nel sottosuolo una 'miniera' ancora inesplorata per ricercatori e Big Pharma. I batteri che vivono nel suolo, infatti, possono rappresentare una fonte inesplorata di nuovi antibiotici e altri composti farmaceutici, come suggerisce uno studio pubblicato online su 'Nature'. Il team di Jillian Banfield dell'Università della California a Berkeley ha decodificato il genoma di centinaia di microrganismi in gran parte mai studiati prima, provenienti da un terreno nella California settentrionale.

Gli studiosi hanno identificato così più di un migliaio di cluster di geni biosintetici per sintetizzare una serie di molecole, inclusi vari peptidi, tossine antibatteriche e altri metaboliti. L'espressione di questi geni varia a seconda della profondità e della posizione del campione di suolo prelevato, suggerendo una risposta biologica differente alle diverse condizioni ambientali.

I microrganismi che vivono nel terreno sono noti per produrre una varietà di metaboliti secondari utili, inclusi antibiotici, antimicotici e immunosoppressori, tuttavia la maggior parte di queste molecole è derivata da pochi gruppi microbici coltivati in laboratorio. Questo studio, affermano gli autori, amplia la gamma di potenziali fonti di nuove molecole e mette in evidenza anche due specie batteriche precedentemente sconosciute, che hanno capacità biosintetiche "insolitamente notevoli". Inoltre il lavoro apre alla possibilità che i microbi del suolo possano usare questo complicato linguaggio chimico per comunicare tra loro.

 


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