Rapporto Crea, spesa farmaci pro capite sale a 475 euro nel 2015
Rapporto Crea, spesa farmaci pro capite sale a 475 euro nel 2015

Incremento dell'8,6% sul 2014, per ospedaliera del 9,3% 

La spesa pro capite per i farmaci in Italia nel 2015 è risultata pari a 475,8 euro (1,9% del Pil), con un incremento di 37,6 euro (+8,6%) rispetto al 2014. Sul fronte ospedaliero, dove si concentra l'impatto economico dell'accesso dei farmaci innovativi, la spesa è aumentata del 9,3%. E' quanto emerge dal 12simo Rapporto Sanità a cura di Crea Sanità (università Tor Vergata di Roma), presentato oggi nella capitale

"Con il 2015 si è rotto l'equilibrio che ha permesso anni di sostanziale costanza della spesa farmaceutica - si legge - equilibrio finora garantito dalla compensazione degli incrementi della spesa ospedaliera, con la riduzione di quella territoriale". A rispettare il tetto di spesa solamente le due Province autonome di Trento e Bolzano, la Valle d'Aosta e il Veneto. Mentre le Regioni che lo sforano maggiormente sono Sardegna, di 104,6 euro pro capite, e Puglia, di 71,6 euro pro capite.

"Il rispetto dei tetti però - sottolinea il rapporto - è reso possibile dalla crescente quota di farmaci rimborsabili che le famiglie decidono di pagare di tasca propria: se considerassimo tale spesa anche il Veneto sforerebbe il tetto, la Provincia autonoma di Trento andrebbe a pareggio e quella di Trento si manterrebbe comunque al di sotto. Liguria, Lazio e Friuli Venezia Giulia sono le Regioni che vedrebbero aumentare maggiormente il proprio sforamento. Serve quindi una nuova governance per il settore - si osserva ancora - ed è auspicabile un superamento degli attuali tetti che appaiono ormai non più sostenibili".

La spesa farmaceutica a carico dei cittadini nel 2015 ha registrato, invece, un incremento del 2,8% rispetto all'anno precedente. Secondo i dati riportati dallo studio, crescono tutte le voci della farmaceutica privata: spesa per i medicinali di automedicazione +4,7%, medicinali di fascia A acquistati direttamente +3,15, medicinali di classe C con ricetta +2%, e compartecipazione da parte del cittadino +1,4%. "Si evidenzia una crescente complementazione a carico delle famiglie della spesa farmaceutica - si osserva nel rapporto - non più riferibile tanto all'inasprimento del ticket, quanto al ricorso a farmaci non inclusi nei Lea o alla decisione di non avvalersi del rimborso da parte del Ssn".

 


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