Ricercatori Usa contestano nuove linee guida su aspirina
Ricercatori Usa contestano nuove linee guida su aspirina

C'è stata una notevole confusione in questo campo dopo i risultati di tre studi randomizzati sull'aspirina in prevenzione primaria e in soggetti ad alto rischio 

Ricercatori della Florida Atlantic University contestano le nuove linee guida statunitensi sull'aspirina in prevenzione primaria. Le più recenti ne raccomandano l'uso per le persone tra 40 e 70 anni ad alto rischio di un primo evento cardiovascolare, ma non per gli over 70 anni. Tuttavia, le persone con più di 70 anni presentano un rischio che è sempre più elevato di eventi cardiovascolari rispetto ai più giovani.

C'è stata una notevole confusione in questo campo dopo i risultati di tre studi randomizzati sull'aspirina in prevenzione primaria e in soggetti ad alto rischio, uno dei quali ha mostrato un risultato significativo, ma gli altri due no. Di conseguenza c'è una certa confusione sull'opportunità o meno di prescrivere l'aspirina per la prevenzione primaria di infarto o ictus e soprattutto a chi. In un articolo di commento pubblicato online sull''American Journal of Medicine', i ricercatori del Schmidt College of Medicine della Florida Atlantic University e colleghi della School of Medicine and Public Health dell'Università del Wisconsin, dell'Harvard Medical School e del Brigham and Women's Hospital esortano i medici a regolarsi nella prescrizione dell'aspirina caso per caso.

"Tutti i pazienti che hanno subito un attacco cardiaco acuto devono ricevere tempestivamente 325 mg di aspirina con regolarità, e poi assumerla ogni giorno, per ridurre il tasso di mortalità e i conseguenti rischi di infarto e ictus", ha affermato Charles H. Hennekens, autore senior dello studio. "Nella prevenzione primaria, tuttavia, l'equilibrio" tra rischi e benefici assoluti "è molto meno chiaro".

I ricercatori sottolineano che, sulla base dei dati attualmente disponibili, qualsiasi giudizio sulla prescrizione della terapia con aspirina a lungo termine per individui apparentemente sani dovrebbe essere basato su giudizi clinici personalizzati. "Le linee guida generali sull'aspirina nella prevenzione primaria non sembrano essere giustificate", ha affermato Hennekens. "In generale il medico curante ha le informazioni più complete sui benefici e sui rischi per ciascuno dei suoi pazienti".

 


Torna alle notizie di farmaci / nazionale