Farmaci: 1 persona su 10 allergica, attenzione ad aspirina e penicilline

Reazioni avverse ad antibiotici per 20% pazienti ospedalizzati 

Roma, 15 nov. (Adnkronos Salute) - Una persona su dieci è allergica ai farmaci. Sotto accusa soprattutto antibiotici come penicilline, cefalosporine e sulfamidici, ma anche l'aspirina e gli altri farmaci anti-infiammatori non steroidei. Se ne parla durante la giornata conclusiva del Congresso internazionale allergologia di Genova 'Highlights in Allergy and Respiratory Diseases', che ha visto la presenza di 500 specialisti provenienti da tutto il mondo. Il congresso è promosso da Giorgio Walter Canonica, ordinario nella Clinica di malattie respiratorie nell'Università di Genova. "Le reazioni avverse a farmaci - spiegano gli esperti - possono coinvolgere un decimo della popolazione mondiale e interessare fino al 20% di tutti i pazienti ospedalizzati. Più del 10% delle reazioni avverse a farmaci sono reazioni di ipersensibilità imprevedibili".

La forma più frequente riguarda gli antibiotici come penicilline, cefalosporine e sulfamidici, ma anche l'aspirina e gli altri farmaci anti-infiammatori non steroidei. Lo spettro clinico delle reazioni di ipersensibilità imprevedibili coinvolge vari organi, con diverse tempistiche e gravità. Queste reazioni "possono essere anche pericolose per la vita, e sono associate a tassi di mortalità significativi. I farmaci possono essere responsabili fino al 20% dei decessi a causa di anafilassi", stimano gli esperti da Genova. Se accade che un paziente nel corso di una terapia antibiotica accusi delle reazioni, è importante secondo gli allergologi distinguerle in due tipologie, quelle immediate e quelle non immediate. Le prime si verificano entro un’ora dall’assunzione dal farmaco, e hanno come espressione clinica più grave lo shock anafilattico, o più frequentemente delle eruzioni cutanee di tipo orticaria.

"Le reazioni più frequenti - spiega Antonino Romano, direttore Unità allergologia Columbus di Roma e membro direttivo Siaic - sono date dall’amoxicillina, che spesso viene somministrata in associazione con l’acido clavulanico: il mix provoca più reazioni nel mondo. A seguire le cefalosporine e, soprattutto in Italia, il ceftriaxone, che danno prevalentemente reazioni non immediate, alcune delle quali estremamente gravi, come la necrolisi tossica dell’epidermide, che equivale ad una ustione della superficie corporea. Fortunatamente è rara". Nella parte non immediata la manifestazione cutanea più comune è l’esantema maculo-papuloso o morbilliforme, detto così proprio perché simile al morbillo. Quando i sintomi superano la settimana, soprattutto in un adulto, è probabile che si tratti di vera reazione allergica.

 


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