Salute: in primavera esplode rinite allergica, colpito 1 italiano su 6

Anche oltre 10 anni per la diagnosi, parte campagna con visite in tram e 2 'App' 

Milano, 21 mar. (Adnkronos Salute) - Sboccia la primavera, esplode la rinite allergia. Il problema colpisce un italiano su 6 (dal 10 al 20%) ed è in crescita: meno verde, più cemento uguale più starnuti soprattutto tra i giovani. "Il 24,2% degli studenti universitari ne soffre. La rinite allergica colpisce a ogni età, ma la frequenza più alta è tra 20 e 30 anni", spiega Massimo Triggiani, presidente della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), intervenuto oggi a Milano al lancio della campagna 'Etciù! Rinite?'. L'obiettivo è sensibilizzare su una malattia cronica che rischia di aprire le porte all'asma, ma che spesso viene banalizzata o non riconosciuta. Da una ricerca Doxa Pharma risulta infatti un ritardo diagnostico medio di 5 anni, con punte di oltre 10 anni nel 16% dei casi.

Da alcuni dati epidemiologici emerge "una lieve prevalenza della rinite allergica nel sesso femminile", sottolinea Triggiani, ricordando che "nel 50% dei casi sono presenti fattori ereditari: i figli di un genitore allergico possono avere il 20% di probabilità di sviluppare allergie, e la quota sale fino all'80% se sono allergici entrambi i genitori". Ci sono poi complici ambientali: l'aumento dei rinitici "è riconducibile all'irritazione delle mucose respiratorie causata dall'inquinamento - dice Maria Beatrice Bilò, presidente dell'Associazione allergologi immunologi territoriali e ospedalieri (Aaito) - che potenzia l'effetto degli allergeni sulle vie respiratorie. Inoltre gli inquinanti sono in grado di interagire direttamente con i pollini, rendendoli più 'cattivi'". Anche "i cambiamenti climatici" contribuiscono a gonfiare i numeri della malattia, senza contare "la incrementata presenza nelle città di piante molto allergeniche utilizzate come ornamento ambientale".

La prima campagna sulla rinite allergica è promossa da Siaaic e Aaito, con il patrocinio di Federasma Onlus (Federazione italiana associazioni di sostegno ai malati asmatici e allergici) e ApaItalia (Associazione pazienti allergici Italia), e il contributo incondizionato di Meda Pharma. I cittadini potranno sottoporsi a una visita gratuita o ricevere informazioni a bordo di un tram storico a Milano (12 e 13 aprile) e nei centri di allergologia aderenti al progetto (9 e 10 maggio). Per dettagli cliccare su www.nasolibero.it. Sarà distribuito un opuscolo in farmacie, studi medici e centri di allergologia, e sono state create due App scaricabili gratis dagli store: 'RinAPP' dedicata ai pazienti, e 'Pharmacy RinAPP' per il farmacista (segue)

(Adnkronos Salute) - Tra i fattori che allungano l'intervallo sintomi-diagnosi per la rinite allergica ci sono l'eccesso di autodiagnosi e la tendenza del paziente a sottovalutare il problema, ma hanno un ruolo anche medici di famiglia e farmacisti. Anche loro sono stati coinvolti nell'indagine, insieme ai pazienti al primo accesso in un centro di allergologia. Ebbene, più di 6 medici di famiglia su 10 fanno personalmente la diagnosi e solo uno su 10 invia il paziente al centro di allergologia. Nel 70% dei casi è il medico di medicina generale a impostare la terapia. Quanto ai farmacisti, suggeriscono solo a un paziente con rinite allergica su 2 una visita dal medico (principalmente di famiglia) e il 13% non consiglia visite a nessuno.

E ancora: un medico di medicina generale su 5 e un farmacista su 4 non prendono in considerazione l'asma come possibile evoluzione della rinite allergica non trattata. "A rimetterci non è solo il paziente - avverte Giorgio Walter Canonica, presidente eletto Siaaic - ma l'intero sistema sanitario: per ogni asmatico i costi diretti e indiretti sono di circa 1.400 euro all'anno; sommati arrivano a decine di miliardi e sono destinati a crescere. A fronte dell'esistenza di nuove terapie, l'obiettivo è costruire un'alleanza tra mmg, farmacisti e specialisti, mettendo a frutto quanto già avviato con la definizione delle Linee guida Aria".

Sempre dalla ricerca Doxa Pharma risulta che un paziente su 3 fa autodiagnosi; 3 su 10 ricercano autonomamente informazioni, perlopiù sul web (58%) e dal medico di famiglia (49%); più del 50% utilizza 2 o più farmaci contemporaneamente. Complessivamente valutano buona la gestione della terapia (7,25 punti su 10), ma appena sufficienti le terapie utilizzate (6,47 su 10). "Oggi - evidenzia però Canonica - esistono fondamentali novità terapeutiche come una terapia intranasale a base di antistaminico e corticosteroide, che oltre al controllo completo e rapido dei sintomi della rinite allergica potrebbe diminuire il rischio di asma".

 


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