Ricerca: test nello spazio su astronauta con macchina Zamboni

Progetto Asi-Nasa con Samantha Cristoforetti per migliorare telemedicina 

Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - Sperimentazione nello spazio, in collaborazione con l'astronauta Samantha Cristofaretti, per valutare il 'comportamento' del flusso sanguigno in assenza di gravità. Ma anche per migliorare le performace della telemedicina. Un progetto a cui partecipano l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e la Nasa, nel quale sarà utilizzato uno speciale pletismografo messo a punto da Paolo Zamboni, scopritore della insufficienza venosa cronica cerebrospinale (Ccsvi) e padre della teoria, ancora molto discussa, che mette in relazione la Ccsvi con la sclerosi multipla. Il progetto di ricerca viene presentato al congresso internazionale 'Veinland. Innovazioni ed eccellenza in flebologia', in corso da oggi a domani ad Albarella(Rovigo), organizzato dal Centro malattie vascolari dell'università di Ferrara, diretto da Zamboni.

Il progetto 'spaziale' partirà il prossimo novembre e prevede l'uso di un particolare pletismografo. Lo strumento è già conosciuto per la misurazione della circolazione delle gambe e delle braccia, ma Zamboni con la sua équipe, nell'ambito del progetto 'Drain Brain' lo ha modificato creandone uno cervicale con un nuovo tipo di sensore. Lo strumento, indossato dalla Cristoforetti, darà modo di capire cosa succede nello spazio dove in assenza di gravità il sangue non segue più un suo percorso 'naturale'. La trasmissione continua dei dati sulla terra consentirà di capire, mentre la Cristoforetti è in volo, se il ritorno del sangue dalla testa al cuore resta invariato rispetto a quello che accade sulla terra, oppure se si instaura un meccanismo adattativo che, studiato, potrebbe rivelarsi utile se applicato ai malati sulla terra.

Il pletismografo costruito da Zamboni, quando finirà la sperimentazione spaziale, tornerà sulla terra per essere impiegato nella medicina a distanza, ma anche nella diagnosi e cura di tutte quelle patologie che secondo la teoria di Zamboni sarebbero riferibili alla Ccsvi. L'Esa (Agenzia spaziale europea) e l'Asi stanno infatti avviando un progetto di telemedicina, 'KosmoMed', che andrà a studiare l'accuratezza diagnostica della pletismografia cervicale trasmettendo dati non più dallo spazio, ma più semplicemente da un ambulatorio periferico a un centro di lettura e consulenza.

 


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