Chirurgia: Firenze, intervento rimuove malformazione cerebrale

Su ragazzina 15enne all'ospedale pediatrico Meyer, primo del genere in Italia 

Firenze, 20 feb. (Adnkronos Salute) - Eseguito a Firenze un intervento chirurgico per rimuovere una malformazione cerebrale in una ragazzina di 15 anni. L'operazione è stata la prima del genere in Italia, terza nel mondo, comunica l'ospedale pediatrico Meyer. Martedì scorso il team diretto da Lorenzo Genitori, responsabile della Neurochirurgia della struttura, ha eseguito con successo l'intervento per eliminare una grave malformazione vascolare dal tronco dell'encefalo utilizzando un approccio endoscopico assolutamente innovativo che ha consentito un recupero completo della paziente.

L'area sede della malformazione cavernomatosa, la regione pontina del tronco dell'encefalo, è stata raggiunta attraverso un approccio endoscopico trans-naso-sfenoidale e transclivale con un primo intervento. Questo ha permesso di raggiungere la sede della malformazione, che si era lesionata sanguinando e provocando danni neurologici, e di 'svuotarla' del sangue. Fatto questo, due giorni fa è stato eseguito un secondo intervento, con il medesimo approccio e utilizzando una moderna tecnologia HD, grazie al quale si è potuto procedere alla rimozione della malformazione, recuperando completamente tutti i deficit che aveva causato. In Italia un'operazione del genere non era mai stata eseguita, assicurano dal Meyer, almeno in età pediatrica.

La malformazione non era affiorante all'esterno del tronco e dunque non era raggiungibile con l'approccio chirurgico standard. La lesione era inoltre localizzata in un distretto del cervello, la parte anteriore del ponte del tronco dell'encefalo, che è una vera e propria 'centralina di comando' di tutte le nostre attività motorie e sensitive e dunque una zona delicatissima da raggiungere. Per questo l'approccio endoscopico trans-naso-sfenoidale si è rivelato fondamentale: ha consentito ai chirurghi di arrivare alla malformazione, senza danneggiare le zone circostanti, attraverso un primo passaggio dal naso allo sfenoide e da questo al clivus fino a raggiungere il 'ponte', la zona del tronco encefalico interessata dalla malformazione. (segue)

(Adnkronos Salute) - L'intervento è stato eseguito a doppio team, in collaborazione con l'università Sapienza di Roma. Diretti da Genitori, c'erano Federico Mussa e Mirko Scagnet del team della Neurochirurgia del Meyer. Con loro Filippo Giovannetti e Paolo Priore della Chirurgia maxillo-facciale diretta da Giorgio Iannetti della Sapienza. Il team neuro-anestesiologico era formato da Leonardo Bussolin e Luisa Malafronte dell'Uo di anestesia e rianimazione pediatrica del Meyer.

La piccola paziente, 15 anni, era arrivata alla Rianimazione del Meyer in coma due mesi fa, con un'emiparesi e difficoltà respiratorie causate dal sanguinamento della malformazione che, per le sue caratteristiche, se non trattata chirurgicamente sarebbe stata destinata a risanguinare provocando in questo modo danni neurologici permanenti. La bambina ha invece recuperato completamente i deficit neurologici causati dal cavernoma e la risonanza post- operatoria non mostra né complicanze, né residui lesionali.

 


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