Trapianti: Gb, a metà pazienti polmoni da donatore tabagista

In 1 caso su 5 da persona che ha fumato 20 sigarette per oltre 20 anni 

Roma, 3 feb. (Adnkronos Salute) - A un paziente su cinque sottoposto a trapianto del polmone viene impiantato un organo proveniente da un donatore che una volta era un forte tabagista. Succede in Gran Bretagna, dove un'indagine ha rivelato che in alcuni casi i malati possono ricevere anche polmoni da persone che risultavano forti fumatrici, da oltre 20 sigarette al giorno. Lo riporta una ricerca dell'Harefield Hospital di Londra sugli 'Annals of Thoracic Surgery'. Nel complesso, quasi la metà dei polmoni donati provengono da qualcuno che in passato ha fumato, assicura lo studio britannico, e questo perchè data la carenza di organi, bisogna utilizzare anche quelli che normalmente andrebbero scartati.

Ma per un paziente su cinque la situazione è ancora più paradossale: non solo riceve un organo da un tabagista, ma da un vero 'maniaco' delle sigarette, che ne ha fumate almeno 20 per almeno 20 anni. Nonostante questo, i ricercatori assicurano che "il tasso di sopravvivenza non viene modificato" in maniera significativa e che questa ricerca "dovrebbe cancellare i timori dei pazienti che ricevono un organo da un donatore tabagista". Gli esperti hanno preso in considerazione 237 trapianti di polmone. In totale, il 53% riguardava organi da non fumatori, il 29% organi di donatori che avevano fumato per meno di 20 anni e il 18% polmoni di persone che fumavano 20 o più 'bionde' al giorno per almeno 20 anni. I tassi di sopravvivenza a un anno e a tre anni sono risultati circa gli stessi per tutti e tre i gruppi.

 


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