Lifting più naturali, meno invasivi e con un recupero più rapido 

Roma, 8 gen. (Adnkronos Salute) - Dagli Stati Uniti si conferma una rinnovata esigenza di mini invasività, conservazione dei lineamenti e naturalezza del viso. Queste le linee tracciate dal recente Cutting edge aesthetic surgery symposium 2013, che si è svolto recentemente a New York. Il congresso si è focalizzato su una tecnica recente, il Macs lift (Minimal Access Cranial Suspension lifting), che sta riscontrando risultati incoraggianti e molto naturali. "Si cercano sempre più soluzioni per attenuare i segni del tempo che abbiano invasività ridotta, tempi di recupero sempre più brevi ed efficacia di risultato, con un effetto naturale", spiega Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano e socio Aicpe (Associazione italiana chirurgia plastica estetica) che ha partecipato all'incontro.

Tecniche innovative, come appunto il Macs lift: "Parliamo di una modalità di intervento di ringiovanimento del viso creata dai medici belgi Patrick Tonnard e Alex Verpaele - prosegue la Gilardino - un approccio a 'cicatrice corta' che prevede un'incisione più ridotta nella zona antistante l'orecchio, posizione che la rende meno visibile perché si inserisce in una piega naturale".

L'intervento prevede anche un riposizionamento dei tessuti interni, ma l'invasività e i tempi di recupero sono molto ridotti rispetto al lifting tradizionale: "La guancia, il collo e la zona zigomatica vengono riposizionati verso l'alto con l'utilizzo di fili riassorbibili. Macs lift ha un minor impatto, il gonfiore post-operatorio e gli edemi non risultano essere così evidenti. E nella maggior parte dei casi si può ritornare alle normali attività dopo circa una decina di giorni di convalescenza". Trattandosi di tecnica poco invasiva, presenta anche dei limiti e risulta dunque "poco indicata nei casi in cui ci sia abbondante rilassatezza della pelle", precisa la Gilardino.