Medicina: Aicpe ricorda Bartoletti, padre mondiale di quella estetica

Botti, anche noi chirurghi gli dobbiamo molto 

Milano, 26 nov. (Adnkronos Salute) - "Carlo Alberto Bartoletti è stato il primo a dare dignità a una scienza che non esisteva, la medicina estetica. Abbiamo tutti un debito di riconoscenza verso di lui". Così Giovanni Botti, presidente dell'Associazione italiana chirurgia plastica estetica (Aicpe) ricorda Bartoletti, morto domenica a Roma all'età di 80 anni. Presidente onorario della Società italiana di medicina estetica (Sime), che fondò nel 1975 - ricorda l'Aicpe - Bartoletti ha partecipato alla fondazione della Società francese di medicina estetica (Sfme) nel 1973.

Nel 1976 è stato tra i soci fondatori dell'Union Internationale de Médicine Esthétique (Uime) con sede a Parigi. Ha promosso nel 1990 la Scuola internazionale di medicina estetica della Fondazione internazionale Fatebenefratelli, di durata quadriennale, la prima in Europa per la formazione di esperti in questa disciplina, riservata a laureati in Medicina e Chirurgia. A lui si deve anche l'apertura del primo ambulatorio pubblico di medicina estetica all'ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli all'Isola Tiberina di Roma, di cui è stato direttore scientifico.

"Bartoletti ha intuito l'importanza che l'aspetto riveste nella vita di una persona, determinante per il benessere psico-fisico - sottolinea Botti - Negli anni '70 ha di fatto creato, insieme a Jean-Jaques Legrand, la medicina estetica" con l'obiettivo di "promuovere e stimolare la costruzione e la ricostruzione di una armonia e di un equilibrio individuale attraverso l'attivazione di un programma di medicina educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa, migliorando l'aspetto fisico. Bartoletti ha iniziato con le iniezioni di collagene per ringiovanire il viso", prosegue Botti. Ma "anche la chirurgia plastica gli deve molto - precisa - in quanto oggi la medicina estetica è utilizzata pure per supportare e migliorare i risultati ottenuti con il bisturi". L'Aicpe "è vicina in questo momento di dolore al figlio Emanuele e alla nuora Loredana, entrambi colleghi".

 


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