Sanità: chirurghi plastici a Lorenzin, specialità in grave sofferenza

Colpa costi assicurazioni troppo elevati e crescita contenzioso medico-legale 

Roma, 11 ott. (Adnkronos Salute) - La chirurgia plastica è sempre stata considerata un fiore all'occhiello della medicina italiana, ma "questa specialità è oggi in grave sofferenza, così come le migliaia di posti di lavoro dell'indotto connessi con la nostra attività, a causa dell'impossibilità di sostenerne i costi di gestione. E negli ultimi anni si è aggiunto il costo dell'assicurazione professionale, arrivato ormai a livelli intollerabili". E' quanto scrive Giovanni Botti, presidente dell'Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), in una lettera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

L'Aicpe vuole portare il Governo a conoscenza di questa grave situazione e stimolarlo a legiferare, in special modo, sulle problematiche medico-legali ed assicurative che "affliggono oggi, non solo la nostra, ma tutte le specialità medico-chirurgiche italiane", precisa Botti che aggiunge "oggi una polizza assicurativa seria, che garantisca il chirurgo e il paziente costa intorno ai 18-20mila euro l'anno cifra difficilmente sopportabile per un chirurgo affermato ed intollerabile per un chirurgo giovane, all'inizio della carriera".

Secondo i chirurghi plastici "si è instaurato un circolo vizioso che può essere interrotto solo da un'azione del Governo. I problemi principali - ricordano nella nota l'Aicpe - sono il contenzioso medico-legale, cresciuto enormemente per colpa della crisi economica e per l'aumento delle cause temerarie. In secondo luogo le assicurazioni, che per evitare le costosissime lungaggini della giustizia, tendono ad arrivare in tempi rapidi a una transazione economica, spesso - concludono - senza neppure considerare se le richieste di indennizzo siano davvero motivate".

 


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