Salute: 1,4 mln under 18 'attaccati' da pidocchi, arriva stagione più a rischio

Dermatologa, si possono debellare con controllo sistematico con pettinino 

Roma, 18 feb (Adnkronos Salute) - I giovanissimi italiani hanno un diavolo per capello, i pidocchi. Ospiti sgraditi delle chiome più o meno ribelli dei ragazzi. In Italia sono 1 milione e 400 mila gli 'under 18' colpiti da pediculosi e la metà (circa 700 mila) hanno meno di 6 anni. Seguono i bambini dai 6 ai 12 anni (500 mila), e poi quelli più grandi fino a 18 anni (circa 200 mila). Il fenomeno è in continuo aumento in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi industrializzati; in Europa l'epidemia colpisce l'1-3% della popolazione totale. Il 'pediculis humanus capitis' vive succhiando il sangue dal cuoio capelluto e quando cade dai capelli muore dopo 48-72 ore, mentre le uova possono rimanere vitali per una decina di giorni. Un problema che persiste tutto l'anno, con picchi massimi nella stagione primaverile, ormai quasi alle porte.

"L'unico modo per debellare i pidocchi è il controllo sistematico con il pettinino. Se non si rimuovono tutte le uova, si ricomincia punto e a capo", avverte Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia dell'università Federico II di Napoli e presidente nazionale dell'Associazione donne dermatologhe italiane, all'indomani dell'allarme lanciato dalla Food and Drug Administration (Fda) americana che ha recentemente pubblicato sul suo sito alcuni importanti regole per spiegare ai genitori come gestire i pidocchi nei loro figli. Tra i consigli degli esperti: evitare contatti testa contro testa durante il gioco a scuola; non condividere vestiti, cappelli, caschi, bandane, auricolari, spazzole e asciugamani; disinfettare pettini e spazzole in acqua calda per 5-10 minuti.

Secondo il ministero della Salute, il problema si manifesta principalmente tra i banchi di scuola: un bambino su 10 cade 'vittima' dei pidocchi proprio all'interno di un ambiente scolastico. Il prurito è il sintomo più caratteristico, ma non è né precoce né frequente: è il risultato di una reazione allergica alla saliva del pidocchio, e richiede circa due settimane per svilupparsi; a questo stadio l'infestazione è in atto già da almeno un mese. (segue)

(Adnkronos Salute) - Il piccolo parassita, di colore bianco-grigiastro e della lunghezza di pochi millimetri, che si attacca al capello deponendovi le uova, non sempre è facile da debellare. "Oggi - ribadisce Fabbrocini - una buona terapia con schiume e lozioni occlusive può assicurare il vero trattamento efficace solo se nel tempo si ripassa tra i capelli il pettine stretto. E' un tema sul quale genitori, corpo docente e dermatologo dovrebbero viaggiare insieme, ma, ahimè, non sempre è così".

"Con la dermatoscopia - ricorda ancora la specialista - i pidocchi si possono scorgere più facilmente e il dermatologo è sicuramente la figura più indicata per risolvere il problema. E' importante inoltre non sottovalutare il controllo di tutta la famiglia, altrimenti si registra una ricaduta in breve tempo. In alcuni casi resistenti - conclude - si attuano anche cicli di antibiotici come il cotrimossazolo, tossico per il pidocchio".

 


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