Ricerca: all'ematologo Francesco Lo Coco Premio Sapio per la Salute

A docente Tor Vergata riconoscimento per terapie leucemia senza chemio 

Roma, 18 feb. (Adnkronos Salute) - Premio Sapio per la ricerca italiana nella categoria 'Salute' a Francesco Lo Coco, ordinario di Ematologia all'università Tor Vergata di Roma e presidente del Consiglio scientifico dell'Ail, Associazione italiana contro le leucemie. Il riconoscimento gli è consegnato questa mattina in Senato. Palermitano di nascita, romano di adozione, l'ematologo è stato premiato "per la sua ricerca approfondita e già terapeuticamente attiva su farmaci mirati per la cura della leucemia acuta promielocitica senza chemioterapia", informa una nota. "Si tratta di sostituire debilitanti trattamenti chemio con una formula (acido retinoico e triossido di arsenico) che non uccide le cellule tumorali, ma che è capace di riprogrammarle. I risultati su centinaia di pazienti permettono di parlare di un salto nelle terapie e sono stati sottolineati dal 'New England Journal of Medicine'".

Il Premio Sapio è promosso dal Gruppo Sapio, azienda con sede a Monza che dal 1999 è impegnata a incentivare la ricerca con un riconoscimento ai ricercatori che, nonostante le difficoltà, hanno scelto di rimanere in Italia per fare grande il loro Paese. Nelle 13 passate edizioni - ricorda una nota - sono state organizzate 74 giornate di studio su differenti aree tematiche e assegnati premi a 55 ricercatori che hanno svolto il loro lavoro in Italia. I lavori candidati alla XIV edizione del Premio Sapio sono stati valutati dall'Accademia del Premio. Per la categoria Salute sono state candidate 57 ricerche nei settori sanità, biotecnologie, salute e sociale.

"Bisogna essere consapevoli che senza ricerca non ci possono essere sviluppo e competitività - commenta il presidente di Gruppo Sapio, Alberto Dossi - Ed è proprio questo il vero obiettivo da centrare, incrementare la competitività del Paese e favorirne la crescita a livello internazionale. Quest'anno al Premio Sapio hanno partecipato 167 ricerche, di cui 82 nella categoria junior: è la migliore risposta che i giovani ricercatori potessero dare al Paese, all'immobilismo del sistema politico, a cui ribattono con slancio, dinamismo e culto della qualità. Sono 167 voci che hanno ancora fiducia nell'Italia, a cui vorrei aggiungere la mia".

 


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