Sanità: emofilici, pazienti devono partecipare attivamente a decisioni

Fondazione Paracelso, fondamentale coinvolgerli in fasi programmazione 

Milano, il 12 apr. (Adnkronos Salute) - Coinvolgere i pazienti in tutti gli interventi, anche e soprattutto economici, che riguardano la sanità. E' l'appello lanciato oggi dalla Fondazione Paracelso per l'assistenza e il sostegno agli emofilici, durante un incontro organizzato al Palazzo Reale di Milano in vista della Giornata mondiale dell'emofilia (17 aprile). "L'assistenza sanitaria da anni è oggetto di riforme o restyling che puntano a una riduzione dei costi, tendenzialmente attraverso la riduzione delle prestazioni offerte", ricorda Andrea Buzzi, presidente della Fondazione. "Queste restrizioni, nonostante ci vengano indicate come imposte dalla limitatezza delle risorse devono essere rivolte al loro migliore impiego. A cominciare - aggiunge - dall'individuazione delle priorità, tra cui riteniamo che la partecipazione attiva dei pazienti anche nelle fasi di programmazione e decisione sia indispensabile".

Fra gli interventi quello di Claudio Jommi del Cergas università Bocconi di Milano. L'esperto evidenzia che, "analizzando la spesa sanitaria pro capite, si vede come per il 77% è finanziato dal pubblico, mentre circa il 20% è sostenuto direttamente dalle persone e dalle famiglie, con il rischio che i pazienti meno abbienti non riescano ad accedere alle cure mediche". Problema sollevato anche dagli altri relatori. Per Marcella Gostinelli, responsabile Innovazione organizzativa e assistenziale del Centro oncologico fiorentino di Sesto Fiorentino, "è importante avviare un processo di cambiamento del paradigma, passando dall'idea di accettazione a quella di accoglienza dei pazienti".

Fondazione Paracelso ha presentato al pubblico il suo 'Progetto Zambia', che ha l'obiettivo di avviare all'interno dell'ospedale di Lusaka un Centro emofilia con personale specializzato, in grado di far conoscere e diffondere le corrette metodologie di diagnosi e trattamento. Al termine dell'incontro, infine, i partecipanti hanno potuto provare un prototipo dei 'Serious games', l'ultimo dei progetti di Paracelso, rivolto ai pazienti più piccoli che in questo modo potranno fare esercizi di fisioterapia a casa, in compagnia dei genitori e in un ambiente protetto.

 


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