Tumori: l'ematologo, in futuro possibili cure senza chemio per linfomi

 

Amsterdam, 15 giu. (Adnkronos Salute) - Si potrà evitare ai pazienti la chemioterapia, in futuro, per il trattamento dei linfomi, aumentando l'efficacia delle cure. E' lo scenario tracciato dal presidente della Società italiana di ematologia, Fabrizio Pane, direttore dell'Unità di ematologia del Policlinico universitario Federico II di Napoli, che fa il punto sulle principali novità emerse al congresso della Società europea di ematologia (Eha), in corso ad Amsterdam con circa 9 mila esperti internazionali.

"Abbiamo ormai una notevole quantità di dati - spiega Pane all'Adnkronos Salute - a supporto della possibilità di trattare sia i linfomi aggressivi, sia quelli indolenti evitando la chemio, grazie ai farmaci biologici immunomodulanti: agiscono sulla cellula tumorale, ma anche sul microambiente in cui la cellula vive". In pratica, hanno effetto sugli 'stimoli esterni' che portano le cellule del linfoma a crescere e proliferare. "Combinandoli con altri farmaci come gli anticorpi monoclonali - prosegue - migliora la prognosi dei pazienti, anche senza ricorrere alla chemio".

Passi avanti della ricerca anche contro il mieloma, "finora considerato poco o per nulla curabile", sottolinea l'ematologo. Anche per questo tumore del sangue, gli esperti hanno ora a disposizione una serie di agenti terapeutici "da utilizzare, in questo caso - precisa - insieme alla chemio" e che hanno permesso di "raddoppiare la sopravvivenza dei pazienti". Le neoplasie del sangue rappresentano il 15-20% di tutti i casi di tumore. "La ricerca ha fatto molto e continua ad avanzare: oggi è possible incidere sul corso di molte di queste malattie, fino a 20 anni fa la possibilità di cambiare la storia clinica del paziente era minima".

 


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