Medicina: Roma, trapianto flora batterica guarisce infezione incurabile

Al Gemelli secondo intervento in Italia e primo in Lazio, frontiera contro obesità e diabete 

Roma, 25 giu. (Adnkronos Salute) - Un trapianto completo di batteri 'buoni' dell'intestino, per guarire una forma incurabile di diarrea resistente agli antibiotici. L'intervento è stato eseguito con successo da un gruppo di ricerca dell'università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, per la prima volta nel Lazio e per la seconda volta in Italia. Il trapianto di flora batterica intestinale, il cosiddetto microbiota, "segna l'avvio di un nuovo importante progetto di ricerca - annuncia l'ateneo - che prevede l'utilizzo di flora batterica sana come nuova frontiera terapeutica contro varie malattie tra cui anche obesità e diabete".

Il trapianto, su un paziente con diarrea da batterio Clostridium difficile, resistente agli antibiotici - riferisce la Cattolica in una nota - è stato eseguito dall'équipe coordinata da Antonio Gasbarrini, responsabile dell'Unità operativa complessa di Medicina interna e Gastroenterologia del Gemelli, attraverso una colonscopia effettuata da Giovanni Cammarota della Uoc di Gastroenterologia. Il donatore è un parente di primo grado in buone condizioni generali. I batteri 'buoni', prelevati da un suo campione fecale, sono stati preparati e purificati da Luca Masucci, nell'ambito di una collaborazione con l'Istituto di Microbiologia della Cattolica diretto da Maurizio Sanguinetti. Il ricevente ha ben tollerato il trapianto e ora è in buone condizioni cliniche.

Il microbiota è la miriade di batteri buoni che vive in simbiosi con noi e aiuta i processi digestivi. Si sviluppa nei primi 2-3 anni di vita e recenti studi hanno dimostrato che ogni individuo ha una flora batterica diversa dagli altri, un po' come il Dna. Spesso, però, questi batteri possono alterarsi a causa di una dieta errata o per colpa di microbi 'cattivi' che prendono il sopravvento. Come nel caso del Clostridium difficile, batterio che produce una tossina e causa colite severa e diarrea profusa. Il trapianto di flora batterica da un donatore sano punta quindi a ristabilire un microbiota sano, anche se "non sappiamo per quanto tempo questa flora possa colonizzare il ricevente", precisa Gasbarrini. (segue)

(Adnkronos Salute) - "Il trapianto di flora batterica - afferma Gasbarrini - è assolutamente una delle future terapie anti-obesità e diabete-resistenza: numerosi studi condotti negli ultimi anni nel mondo, infatti, hanno dimostrato che i soggetti obesi hanno una flora batterica diversa rispetto a quella dei soggetti magri e studi su vari modelli animali hanno dimostrato che il trapianto della flora batterica da un animale obeso a uno magro determina un rapido aumento di peso in quest'ultimo e viceversa".

Tutta la procedura - spiegano ancora dalla Cattolica - ha seguito le regole di sicurezza e buona pratica clinica approvate dal Comitato etico del Gemelli. Altri pazienti con diarrea da Clostridium difficile sono in attesa di ricevere trapianti nei prossimi giorni.

Le prossime applicazioni del trapianto di flora batterica prevedono l'infusione di microbiota da donatori sani a soggetti con insulino-resistenza (anticamera del diabete), diabete e obesità. "Un successo in questa area terapeutica avrebbe enormi ripercussioni nella pratica clinica", conclude Gasbarrini.

 


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