Tumori: cancro stomaco, Cro Aviano al lavoro su obiettivo prevenzione

Grazie a maxi-database, entro 2013 sistema valutazione dedicato a pazienti a rischio 

Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - "Individuare il bandolo di un'intricata e velenosa matassa chiamata cancro gastrico, un flagello neoplastico" che in Italia fa registrare circa 12 mila nuovi casi all'anno, "con un tasso di mortalità mai inferiore al 70% (tra i più elevati in assoluto)". E' l'obiettivo degli esperti del Centro di riferimento oncologico-Cro di Aviano (Pordenone), che hanno costruito un maxi-database con informazioni relative a 200 persone, e per il 2013 annunciano "un sistema di valutazione integrato" sul cancro allo stomaco, che "potrà offrire un contributo di prevenzione". L'idea è riuscire a predire la probabilità che determinati fattori di rischio possano effettivamente evolvere in malattia.

Renato Cannizzaro, primario di Gastroenterologia al Cro - spiega il centro di Aviano in una nota - coordina una équipe che da oltre 4 anni analizza, studia, assembla e mette periodicamente in relazione un'enorme mole di dati. Insieme alla Gastroenterologia, al progetto sul tumore gastrico lavorano anche l'Oncologia sperimentale 2 (studio sulla vascolarizzazione e il microambiente), la Microbiologia (l'infezione da Helicobacter pylori è il principale fattore di rischio del tumore allo stomaco), la Farmacologia sperimentale e clinica (sui filoni immunità e proteomica), l'Anatomia patologica (cancro e pre-cancerosi), la Banca del sangue (area laboratoristica) e la Patologia oncologica.

"L'input - spiega Cannizzaro - è costituito da 200 volontari selezionati secondo criteri specifici": da un lato persone con "cancro gastrico conclamato, familiarità di primo grado con la specifica neoplasia, pre-cancerosi allo stomaco (gastrite atrofica autoimmune)", dall'altro "individui sani. Ai prelievi ematici e di tessuto eseguiti su ogni volontario, è seguito il lavoro d'investigazione del singolo gruppo. I risultati, messi a confronto, s'incastrano a offrire ulteriori spunti di approfondimento medico-scientifico". Questa preziosa banca dati, precisa l'esperto, potrebbe indicare già entro l'anno prossimo "le probabilità in percentuale che fattori di rischio presenti nell'individuo inneschino la proliferazione di cellule tumorali". Secondo Cannizzaro "in Italia, per i soli soggetti con familiarità, la popolazione che orbita intorno alla sfera di rischio è stimabile in 25-30 mila" persone. E se "se la diagnosi è precoce, la sopravvivenza è alta", assicura il gastroenterologo. Del progetto di Aviano di parlerà a Napoli il 28 marzo, al 18° Congresso nazionale delle malattie digestive, e a San Diego in California durante la Digestive Disease Week dal 19 al 22 maggio.

 


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