Salute: l'esperta su Lina Medina, caso estremo pubertà precoce

Graziottin, fenomeno in crescita per colpa di obesità e cattivi stili di vita 

Roma, 14 mag. (Adnkronos Salute) - La vicenda di Lina Medina, la bimba peruviana che il 14 maggio 1939 avrebbe partorito all'età di 5 anni, "è un caso estremo di pubertà precoce, citato anche nella letteratura medica". E' quanto afferma all'Adnkronos Salute Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano.

"Abbiamo - spiega l'esperta - due tipi di pubertà precoce: quella vera, quando si verifica intorno ai 10-12 anni un anticipo del percorso puberale. C'è poi la pubertà precoce patologica, che è invece conseguenza di un tumore, ad esempio alle ovaie". Secondo Graziottin, il caso di Lina Medina resta "la punta dell'iceberg" di un problema, quello della pubertà precoce, che sta mostrando segnali sempre più incisivi: "Nel mondo occidentale - sottolinea la specialista - si sta registrando una tendenza ad un anticipo della pubertà. Negli Stati Uniti le nuove linee guida parlano di pubertà precoce intorno ai 7 anni". Il motivo? "Soprattutto cattivi stili di vita e obesità".

Più perplesso sul caso Medina è invece il ginecologo Giorgio Vittori, già presidente della Sigo (Società italiana ginecologia e ostetricia): "Sono cinquant'anni che faccio questo lavoro - dice - e non ho mai sentito di casi simili verificatesi nell'Occidente. Mi sembra più una leggenda".

 


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