Salute: non solo Lina Medina, 2 mln 'mamme bambine' l'anno

 

Roma, 14 mag. (Adnkronos Salute) - Il caso di Lina Medina - la bimba peruviana che il 14 maggio 1939 avrebbe partorito all'età di 5 anni - è certamente unico. Ma le storie di bambine già mamme sono tante e documentate. Ogni giorno, nei Paesi in via di sviluppo, in 20.000 sotto i 18 anni partoriscono. Nove nascite su 10 avvengono all'interno di un matrimonio o di un'unione stabile. Le madri adolescenti sono 7,3 milioni l'anno: 2 mln hanno meno di 15 anni. E se le tendenze attuali proseguiranno, il numero di nascite da ragazze sotto i 15 anni potrebbe salire a 3 milioni l'anno nel 2030.

E' la fotografia che emerge dal rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2013 'Madri bambine: affrontare il dramma delle gravidanze fra adolescenti', pubblicato da Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.

Il rapporto mette in evidenza le "principali sfide poste dal fenomeno della gravidanza adolescenziale e le gravi ripercussioni sulla vita delle ragazze, sull'istruzione, la salute, l'occupazione e le opportunità lavorative future". E dimostra come le gravidanze adolescenziali non si verificano casualmente. Sono la "conseguenza di una combinazione di fattori, tra cui la povertà, l'accettazione del matrimonio precoce nelle famiglie e nelle comunità di riferimento, nonché gli sforzi insufficienti per evitare l'abbandono scolastico". (segue)

(Adnkronos Salute) - Le gravidanze adolescenziali, specialmente tra le ragazze sotto i 15 anni, si sottolinea nel rapporto, "non sono il risultato di una scelta deliberata, quanto dell'assenza di scelte, di circostanze al di fuori del controllo delle giovani. Riflettono l'impotenza, la povertà e la pressione subita da partner, pari, famiglie e comunità. Inoltre, in troppi casi, sono il risultato di violenza sessuale o coercizione".

Il Rapporto rileva che "alcuni governi e comunità sono stati in grado di ridurre il fenomeno attraverso azioni volte a conseguire altri obiettivi, come tenere le figlie a scuola il più a lungo possibile, prevenire l'infezione da Hiv, porre fine ai matrimoni precoci, costruire capitale umano femminile, lavorare all'empowerment delle ragazze perché prendano decisioni di vita e sostengano i loro diritti umani fondamentali". Ma serve un cambiamento di rotta: "Le adolescenti devono avere accesso ai servizi e alle informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva, essere liberate dalle pressioni economiche e sociali, dalla povertà, dalla mancanza di accesso alla sanità e realizzare le loro potenzialità".

 


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