Ricerca: morto Douglas Coleman, scoprì causa genetica obesità

Pioniere studi che aiutarono a scoprire l'ormone leptina, che regola appetito 

Roma, 26 apr. (Adnkronos Salute) - E' morto all'età di 82 anni Douglas L. Coleman, lo scienziato canadese che negli anni '90 ruppe un dogma scientifico: scoprendo che i geni e non solo le abitudini e i comportamenti alimentari possono provocare l'obesità in alcune persone. A renderlo noto - scrive il 'New York Times' è il Jackson Laboratory di Bar Harbor (Maine) dove Coleman ha trascorso tutta la sua carriera di ricercatore. A partire dagli anni 1960 le ricerca dello scienziato canadese portarono alla scoperta di una sostanza ematica che poteva frenare la fame. Nel 1994 proprio grazie a questi primi studi il team guidato da Jeffrey M. Friedman della Rockefeller University identificò il gene che sopprime l' ormone dell'appetito, la leptina, che diminuisce il senso della fame ed aumenta la spesa energetica, favorendo la riduzione del peso corporeo e della massa grassa. Alcune persone possono avere una mutazione genetica che impedisce la produzione della leptina e portare all'obesità.

Una scoperta che ha rovesciato la conoscenza delle cellule del grasso, non solo 'silos' per l'immagazzinamento di energia ma un organo endocrino necessario per il normale sviluppo dell'organismo. Per il loro lavoro Coleman e Friedman hanno condiviso nel 2010 il prestigioso premio Lasker per la ricerca medica di basw.

 


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