Alcuni antibiotici 'scudo' contro infezioni virali
Alcuni antibiotici 'scudo' contro infezioni virali

Studio della Yale University di New Haven: gli amminoglicosidi creano uno stato antivirale che riduce la vulnerabilità all'infezione da parte del virus dell'Herpes, dell'influenza e di Zika nei topi 

Gli antibiotici sono inutili contro i virus. A smentire almeno in un caso questa affermazione è uno studio su una particolare classe di questi farmaci, pubblicato da un team della Yale University di New Haven (Usa) su 'Nature Microbiology'. Al centro dello studio gli amminoglicosidi, una classe di antibiotici battericidi formati da un gruppo glicosidico e uno amminico. Questi farmaci lavorano stimolando le cellule dell'ospite, spiegano i ricercatori, e creando così uno stato antivirale che riduce la vulnerabilità all'infezione da parte del virus dell'Herpes, dell'influenza e di Zika nei topi.

Il team di Akiko Iwasaki riferisce che l'uso topico di amminoglicosidi (a livello di vagina e naso) prima di un'infezione virale aumenta la resistenza contro Herpes simplex, influenza A e virus Zika. L'antibiotico agisce direttamente sulle cellule dei roditori e spinge quelle dendritiche (le sentinelle del sistema immunitario) a secernere proteine segnalatorie, inducendo così una resistenza antivirale nelle membrane vaginali e in quelle polmonari. Con un effetto temporaneo, però. Lo studio evidenzia un modo in cui questa classe di farmaci agisce attivando le difese antivirali, e potrebbe aiutare a mettere a punto composti più potenti e meno tossici, in grado di mimare l'effetto degli amminoglicosidi e persino potenziarlo, per nuovi antivirali ad ampio spettro.

 


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