Cinque profili professionali per diabetologi, arriva la certificazione
Cinque profili professionali per diabetologi, arriva la certificazione

I medici interessati potranno farsi certificare da un ente accreditato, terzo e indipendente, sotto l’egida di Accredia 

'Medico diabetologo esperto nella gestione della tecnologia avanzata nella cura delle persone con diabete'; 'medico diabetologo esperto in gestione delle complicanze cardiovascolari in pazienti con diabete di tipo 2'; 'medico diabetologo esperto in gravidanza e diabete'; 'medico diabetologo esperto educatore in diabetologia'; 'medico diabetologo esperto e competente in piede diabetico'. Sono questi i cinque profili professionali per cui i diabetologi italiani potranno chiedere di essere certificati. A darne notizia è l'Associazione medici diabetologi (Amd): in collaborazione con The System Academy ha ottenuto che alcune conoscenze teoriche, abilità pratiche e competenze specifiche della propria professione diventassero prassi di riferimento, pubblicate sul sito Uni, l'Ente italiano di normazione.

I medici interessati potranno farsi certificare da un ente accreditato, terzo e indipendente, sotto l’egida di Accredia, (Ente unico nazionale di accreditamento). "In linea con una tendenza diffusa a livello internazionale, anche in Italia il mondo delle professioni sanitarie è entrato in un processo di cambiamento culturale che pone l’attenzione sulla necessità di valutare le competenze pratiche e specialistiche degli operatori, secondo modalità imparziali e non autoreferenziali", afferma Domenico Mannino, presidente Amd.

"Il percorso di certificazione che abbiamo sviluppato - aggiunge - va proprio in questa direzione, con l’obiettivo finale di fornire ai pazienti, in modo ancora più puntuale, un’assistenza efficace e di qualità. Dopo aver presentato un curriculum ad hoc, aver dimostrato di avere i requisiti per accedere a un esame e dopo aver superato l’esame stesso, il medico candidato ottiene un certificato che attesta una sua specifica capacità, ad esempio nella gestione del diabete in gravidanza o del piede diabetico".

"La certificazione, del tutto volontaria, non va ad influenzare l’aggiornamento che il professionista medico deve perseguire attraverso la formazione obbligatoria, ma registra una competenza maturata con l’esperienza professionale", dice ancora Mannino. "La certificazione delle competenze di profili professionali specialistici è un percorso sempre più diffuso", illustra Filippo Trifiletti, direttore generale Accredia.

 


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