Incastrati dai batteri, verso microbioma come prova su scena crimine
Incastrati dai batteri, verso microbioma come prova su scena crimine

Studio Usa dimostra che si potrebbero identificare ladri da firme microbiche lasciate nell'ambiente 

Topi d'appartamento incastrati dal microbioma. Potrebbe essere invisibile la cosiddetta 'pistola fumante' nei crimini che si consumano in casa, come i furti con scasso. Un team di scienziati dell'University of Illinois a Chicago ha infatti dimostrato che le 'firme microbiche', cioè l'esclusiva composizione di germi che caratterizza in maniera unica ogni persona, sono una potenziale pista da seguire per identificare i malviventi dalle tracce lasciate in un ambiente, e si candidano a diventare le nuove 'impronte digitali'. Uno scenario futuristico, degno della trama di una puntata della serie Usa 'Csi', ma non così lontano.

Gli esseri umani, spiegano gli autori dello studio che viene presentato in occasione del meeting annuale dell'American Society for Microbiology in corso ad Atlanta (Georgia), emettono circa 36 milioni di cellule microbiche all'ora nel loro ambiente immediato, e questo offre l'opportunità di tracciare le firme microbiche risalendo fino alla loro fonte di origine. Si configura così una missione inedita per i batteri buoni che ospitiamo nell'organismo: già protagonisti indiscussi della recente letteratura scientifica per il loro ruolo nella salute umana, finiscono ora alla ribalta della scena del crimine, come possibile 'tallone d'Achille' dei malintenzionati. Anche quando questi hanno fatto del loro meglio per cancellare le prove.

Gli scienziati hanno mostrato come si potrebbe riuscire nell'impresa: hanno raccolto campioni in appartamenti di Chicago e di Fort Lauderdale, sia dai residenti (narici e mani) sia dalle superfici di ciascuna casa, poi hanno ripetuto l'operazione dopo finti furti. E dall'analisi sono riusciti a isolare i mix batterici unici per ciascuna persona. Gli esperti hanno quindi generato modelli per sondare l'accuratezza dell'analisi nell'identificare la presenza dell'estraneo che aveva interagito con l'ambiente di una determinata dimora. Il potenziale di tracciare lo scambio microbico tra un individuo e una superficie è stato dimostrato abbinando la firma microbica presente sulle punte delle dita dei singoli partecipanti ai tasti di un computer, così come sui dispositivi personali.

E' uno strumento da perfezionare, ma "se le firme microbiche individuali vengono recuperate dall'ambiente in cui viviamo, possono distinguere una persona tra le altre", evidenzia Jarrad Hampton-Marcell, del Dipartimento di scienze biologiche dell'università dell'Illinois. E "il microbioma può essere utilizzato come prova per le indagini". Questo studio, prosegue, "è uno dei primi a utilizzare il microbioma come strumento forense ricorrendo a marcatori unici piuttosto che a variazioni nella struttura della comunità microbica. Perfezionando ulteriormente il rilevamento di marker stabili, il microbioma umano può servire come elemento aggiuntivo per la profilazione umana e per le indagini sulla scena del crimine". L'alleanza fra batteri e detective è più vicina.

 


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