Robot e innovazione, dal Campus Bio-medico al via la RomeCup
Robot e innovazione, dal Campus Bio-medico al via la RomeCup

Tante iniziative e appuntamenti: dalle lectio magistralis ai contest creativi e al workout strategico, coinvolgendo scuole, atenei, centri di ricerca, startup, Pmi e distretti produttivi 

Scienze della vita, robotica e innovazione. Sono queste le parole chiave della 12.esima edizione della RomeCup che si svolge da oggi fino al 18 aprile nella capitale, all'università Campus Bio-Medico e in Campidoglio. Promossa dalla Fondazione mondo digitale, la manifestazione in soli 3 giorni permette di immergersi nel futuro, con tante iniziative e appuntamenti: dalle lectio magistralis ai contest creativi e al workout strategico, coinvolgendo scuole, atenei, centri di ricerca, startup, Pmi e distretti produttivi.

La manifestazione ha preso il via oggi dall'università Campus Bio-Medico, dove si tengono i convegni della tre giorni e dove sono ospitati i laboratori e l'area espositiva composta di 51 stand con oltre 230 prototipi realizzati anche dalle scuole. Al Campus si svolgono inoltre le competizioni di robotica, con selezione delle squadre italiane che parteciperanno ai mondiali di robotica in Canada. L'ultimo giorno della manifestazione, le finali e la premiazione si terranno in Campidoglio.

"La robotica è una tecnologia emergente che consentirà di trovare nuove forme di lavoro, nuove professioni - ha sottolineato Eugenio Guglielmelli, prorettore alla Ricerca dell'università Campus Bio-Medico di Roma - Questa è una palestra formativa importante. Le gare abituano soprattutto al metodo scientifico, alla ripetitività degli esperimenti, a misurare quello che è il progresso delle prestazioni delle macchine che i ragazzi imparano a costruire. E' una componente fondamentale del loro curriculum che gli aiuterà per tutta la vita".

"Questi ragazzi - ha aggiunto - saranno le generazioni che dovranno inventare il modo in cui i robot potranno aiutare le persone in tutte le attività della vita quotidiana. Avremo bisogno della loro creatività, che qui si sta forgiando, per immaginare queste tecnologie e dominarle, per evitare che crei problemi e se ne abbia una percezione negativa".

"I giovani rappresentano il nostro futuro - ha ribadito Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria, Unione degli industriali e delle imprese del Lazio - L'innovazione tecnologica ha la capacità di correre così veloce nel tempo, e i giovani hanno la capacità di essere fortemente in simbiosi con questa celerità. Non solo siamo convinti del loro percorso estremamente positivo nella costruzione del futuro, ma in modo particolare lo siamo sul tema dell'alternanza scuola - lavoro, che è l'elemento su cui si basa il rapporto tra il mondo dell'impresa e quello della formazione".

I primi umanoidi in grado di operare sott'acqua, le performance degli atleti bionici e le protesi sensibili degli altri sono stati i temi al centro delle lectio magistralis di Oussama Khatib, Robert Riener e Nitish V. Thakor, tre dei massimi esperti di robotica al mondo; a seguire si è svolta la tavola rotonda su "Educazione e lavoro nella società dell'automazione". I visitatori previsti - fanno sapere dall'organizzazione - sono oltre 5 mila.

 


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