Salute: studio, per 'Top Gun' alta quota aumenta rischio lesioni cerebrali

Pericolo maggiore per chi vola ad altitudini superiori a 5.400 metri 

Roma, 16 ago. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ORE 22.00) - Un forte senso di confusione, apatia e perdita di memoria permanente. Sono i sintomi della malattia da decompressione, che può portare però anche a lesioni cerebrali, e che colpisce con un rischio maggiore i piloti di aerei ad alta quota, che volano oltre i 5.400 metri d'altezza. A rilevarlo è un nuovo studio dell'University of Texas di San Antonio (Usa), condotto in collaborazione con l'Us Air Force School of Aerospace Medicine, pubblicato sulla rivista 'Neurology'. La ricerca ha stabilito che i 'Top gun' esaminati "hanno lesioni cerebrali superiori di quasi 4 volte in volume e 3 volte in numero, rispetto ai non piloti". Questi risultati potranno essere utili anche nella valutazione del rischio per chi svolge attività lavorative in alta montagna o nelle profondità marine.

Il lavoro ha esaminato 102 piloti dell' U-2 United States Air Force, specializzati in voli ad alta quota, e 91 non piloti. I partecipanti alla ricerca avevano un'età compresa tra i 26 e i 50 anni e sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale. Ebbene, secondo gli scienziati "il rischio di andare incontro a una malattia da decompressione tra i piloti dell'Air Force è triplicato dal 2006, probabilmente a causa di più frequenti e più lunghi periodi di esposizione ad elevate altitudini. Fino ad oggi però - avvertono gli studiosi - non siamo stati in grado di dimostrare a livello clinico alcun tipo di declino a neurocognitivo permanente".

I due gruppi studiati sono stati a risonanza magnetica cerebrale, che ha misurato l'iperintensità della sostanza bianca del cervello e la presenza di lesioni cerebrali associate con il declino della memoria dovuta ad altre malattie neurologiche. Gli scienziati hanno scoperto che mentre le lesioni dei non piloti sono state trovate principalmente nella sostanza bianca frontale, un evento normale nei processi d'invecchiamento, le lesioni dei 'Top gun' erano equamente distribuite in tutto il cervello.

 


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