Salute: medico Piazza di Siena, spalla e ginocchio tallone d'Achille cavalieri

Bonci, una decina di interventi ogni edizione, stamani distorsione per un cavallo 

Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Esuberanza giovanile e inesperienza dei cavalieri, ma anche 'effetto palcoscenico' e overdose di colori e rumori per i cavalli. "Queste le insidie maggiori, soprattutto per i più giovani in gara a Piazza di Siena: il pericolo è che il cavallo si impenni o faccia una doppia fermata sull'ostacolo. Risultato? Cadute, distorsioni e fratture, soprattutto di spalla e ginocchio. Ma si tratta di eventi piuttosto rari: non eseguo in genere più di dieci interventi ogni stagione". Parola di Enrico Bonci, ortopedico dell'Aou Senese, confermato nello staff medico del Concorso ippico internazionale di Roma, che da oggi fino al 25 maggio vedrà la partecipazione dei più abili cavalieri di 15 nazioni.

"Bisogna dire che, pur avendo solo 16-18 anni, i più giovani cavalieri presenti sono già abili e sanno come cadere. E che cap e stivali offrono protezione a testa e caviglie. Finora - dice il medico della Fise (Federazione italiana sport equestri), raggiunto dall'Adnkronos Salute a Piazza di Siena - c'è stato solo un intervento dell'ambulanza equina e del veterinario di servizio, per l'assistenza a un cavallo che aveva subito un trauma distorsivo". Nessun problema per gli atleti. Ma come funziona l'assistenza medica a cavalieri e animali in gara? "Ci sono io, insieme ai colleghi del 118, con due ambulanze, per garantire assistenza anche al pubblico. Poi ci sono due ambulanze equine e un veterinario di servizio".

Secondo Bonci, i rischi maggiori sono per le categorie giovanili di cavalieri e per gli animali meno abituati alle gare. "Anche il caldo può creare qualche problema, ma il campo oggi è perfetto e viene bagnato regolarmente". (segue)

(Adnkronos Salute) - "Distorsioni del ginocchio, fratture degli arti inferiori o della clavicola e sublussazioni sono i traumi più diffusi. La spalla, in particolare, è spesso la prima parte del corpo a impattare sul terreno, mentre la testa è protetta dal cap. C'è poi il rischio di colpo di frusta, o di frattura dell'osso sacro, quando il cavallo si blocca all'improvviso o si impenna e il cavaliere viene catapultato giù e talvolta resta sotto l'animale - prosegue Bonci - Non si tratta comunque di incidenti frequenti: per dire, i traumi sono molto più comuni fra chi usa il motorino".

Meglio gli zoccoli delle due ruote, dunque? "In queste kermesse troviamo ragazzi selezionati, preparati e con anni di esperienza, anche se molto giovani. Dunque sanno come cadere per limitare i danni. Si tratta di uno sport completo, affascinante ed emozionante, non poi così pericoloso come si potrebbe pensare - conclude il medico - Oggi vedo ragazzi che sembrano già campioni".

 


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