Sport: Mondiali Brasile, psicologo aiuterà calciatori Inghilterra a battere rigori

Hodgson, 'Qualcuno va sul dischetto senza fiducia' 

Londra, 25 feb. (Adnkronos Salute) - Uno psicologo per battere bene i rigori. Roy Hodgson, ct dell'Inghilterra, potrebbe offrire un supporto speciale ai suoi giocatori in vista dei Mondiali di Brasile 2014. ''Alcuni dei nostri rigoristi non hanno problemi di fiducia. Altri, invece, sì'', dice il ct all'emittente Sky Sports. Il dischetto del penalty è uno storico avversario dell'Inghilterra. Negli ultimi 10 tornei internazionali a cui a preso parte, la selezione dei Tre Leoni ha dovuto digerire ben 6 eliminazioni decretate ai rigori. Dal 1990 ad oggi, l'Inghilterra si è ritrovata a calciare 35 penalty decisivi e ne ha falliti ben 12, riuscendo ad avere la meglio solo sulla Spagna nell'edizione casalinga di Euro 1996. L'ultimo k.o. è arrivato contro l'Italia ai quarti di finale di Euro 2012 e proprio gli azzurri saranno i primi rivali degli inglesi il 15 giugno, a Manaus.

''Dobbiamo essere certi che i giocatori siano preparati nel miglior modo possibile. Si tratta di vedere in che condizioni riusciamo a portarli all'appuntamento'', prosegue Hodgson. Sarà utile l'allenamento, ovviamente. Ma l'aspetto tecnico pare destinato a passare in secondo piano. Uno psicologo sportivo, dice il ct, aiuterebbe i calciatori ad affrontare i momenti di massima tensione. (segue)

(Adnkronos Salute) - ''Si tratta del loro carattere, della loro fiducia e della loro capacità di non pensare ai titoli dei giornali del giorno dopo. Se uno psicologo trovasse la soluzione, saremmo tutti felicissimi'', afferma Hodgson. La preparazione in vista dei Mondiali comprenderà anche una parentesi ciclistica. Hodgson ha chiesto l'intervento diretto di Sir Dave Brailsford, boss del ciclismo britannico che ha ottenuto straordinari successi in pista e su strada. Brailsford parlerà alla Nazionale prima dell'amichevole in programma il 30 maggio a Wembley contro il Perù.

''A volte -dice Hodgson- si tende a dimenticare quanto siano importanti questi tornei. Sono grandissime occasioni che non capitano spesso. Se non si dà il meglio, restano tanti rimpianti. Il mondo è pieno di calciatori che continuano a ripetersi 'Avrei voluto fare un po' meglio, avrei potuto concentrarmi di più, avrei voluto sapere cosa so ora'. Magari Brailsford può far entrare qualcosa nelle loro teste''.

 


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