Ricerca: 'Arbot' presentato a Palazzo Chigi, robot riabilitatore creato da Iit

Insieme a microturbina ha vinto concorso ideato da associazione ItaliaCamp 

Roma 10 gen. (Adnkronos Salute) - La tecnologia di un robot per tornare in forma dopo un infortunio alla caviglia. E' 'Arbot' (Ankle rehabilitation robot), la macchina che riunisce in un unico strumento le capacità tattili umane del fisioterapista e l'abilità di un sistema programmabile 'hi tech' per la riabilitazione post traumatica della caviglia, rimettendo in piedi il paziente. Il progetto, insieme a quello di una microturbina eco-compatibile, sono stati sviluppati dagli ingegneri dal'Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova e oggi sono stati presentati alla presidenza del Consiglio dei Ministri come vincitori della seconda edizione del concorso ideato dall’Associazione ItaliaCamp e riservato alle 13 regioni del Centro Nord in collaborazione con la presidenza del Consiglio e 60 università italiane.

L’ingegnere Jody Saglia, del dipartimento di Advanced Robotics dell’Iit di Genova, ha presentato 'Arbot' sviluppata in collaborazione con i medici del centro Inail nell’ambito del progetto start-up 'Rehab Tech' sullo sviluppo di robot per la riabilitazione motoria. "In commercio sono già disponibili strumenti per la riabilitazione della caviglia, ma 'Arbot' è unico nel suo genere - precisa Saglia - perché permette di fare attività di manipolazioni in autonomia, replicando i gesti dello specialista e valutando nel frattempo se il trattamento è eseguito correttamente. Il paziente - prosegue - potrà ad esempio fare riabilitazione a casa seguito in videoconferenza da un operatore, ricevendo un trattamento efficiente, mirato, intensivo e di facile accesso. Il terapista, nel frattempo, potrà trattare un numero maggiore di pazienti e definire nuovi percorsi riabilitativi".

La microturbina è stata illustrata dal responsabile del progetto Emanuele Guglielmino: è un generatore di energia alternativo ed eco-compatibile in grado di trasformare la pressione di un fluido presente nell’ambiente o in un impianto industriale (ad esempio in un gasdotto) in energia elettrica disponibile all’uso, direttamente in loco.

 


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