Ricerca: mano robotica come quella vera, da protesi italiana 80% movimenti umani

E'uno dei due progetti Inail-Iil di Genova, a lavoro 'task force' di 100 cervelli 

Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - Un sistema protesico avanzato di arto superiore che prevede lo studio di una mano poliarticolata robotica e di un polso innovativi "in grado di interfacciarsi con le migliori tecnologie oggi disponibili e di permettere all'amputato l'80% dei movimenti della gemella umana". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto italiano di di tecnologia, a margine della firma, oggi a Roma, di un progetto congiunto condotta dall'Inail e dall'Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova.

L'accordo prevede lo sviluppo di un esoscheletro motorizzato per far camminare soggetti paraplegici e, appunto, di un sistema protesico avanzato composto da una mano poliarticolata e da un polso. "Su questi progetti - aggiunge Cingolani - lavoreranno in totale 100 ricercatori tra ingegneri e clinici, ma 26 saranno assunti apposta per supportare l'impegno dell'Iit".

Grazie alla collaborazione tra Inail e Iit, la riabilitazione sarà sempre più 'hi tech'. Secondo Cingolani, infatti, "grazie all'automatizzazione dei robot saranno accorciati i tempi di recupero dei pazienti amputati e in fase di riabilitazione dopo traumi gravi - precisa - quello che sarà possibile tra pochi anni è una palestra, ad esempio, con dieci pazienti e altrettante macchine, che lavorando in parallelo con un solo fisioterapista che supervisiona gli esercizi, potranno - conclude - far risparmiare anche tempo e soldi al Sistema sanitario nazionale".

 


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