Ricerca: su un cranio di 126 mila anni fa prime tracce violenza umana

 

Roma, 21 nov. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 21.00) - Su un cranio del Pleistocene scoperto in Cina sono state 'fotografate' le prime tracce di violenza umana. Uno studio pubblicato su 'Pnas' ha riconosciuto, infatti, nella lesione visibile sul cranio di Maba (in Cina) le prove di un'aggressione violenta, un trauma che - secondo i ricercatori - è con grande probabilità legato a uno scontro fisico. Un evento accaduto, secondo i ricercatori, circa 126 mila anni fa.

La lesione di 14 mm "è molto simile a quello che si osserva oggi quando qualcuno viene colpito da un pesante oggetto contundente", spiega Lynne Schepartz della School of Anatomical Sciences dell'University of the Witwatersrand, coautrice della ricerca insieme a colleghi della Chinese Academy of Sciences di Pechino e della Washington University di St. Louis.

"Potrebbe trattarsi del più antico esempio di aggressione umana documentata" scientificamente, aggiunge l'esperta, secondo cui le caratteristiche del cranio mostrano anche "la sopravvivenza a un grave trauma cerebrale". "Non è possibile dire con certezza se l'incidente è stato intenzionale o meno, magari frutto di aggressione premeditata". In ogni caso dall'analisi si deduce che gli esseri umani nel Pleistocene erano in grado di sopravvivere a lesioni gravi. "La vittima infatti avrà avuto bisogno di sostegno e aiuto in termini di cura e nutrizione per recuperare da questo trauma". Il cranio Maba è stato scoperto nel 1958 nella provincia del Guangdong (Cina), in una cava, accanto a ossa animali.

 


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