Salute: in 2 anni +40% richieste test Dna in tribunale, paternità in testa

Atzori (Onb), biologo forense figura sempre più richiesta 

Roma, 6 set. (Adnkronos Salute) - Può essere determinante per svelare il colpevole di un omicidio o stabilire la paternità in una causa civile. E' il test del Dna, che ha conosciuto negli ultimi anni un vero e proprio 'boom' in Italia, con un incremento delle richieste all'interno dei procedimenti giudiziari arrivato al 40% negli ultimi due anni. "Soprattutto nell'ambito civile per le verifiche delle paternità, ma anche in molti processi penali le consulenze dei biologi forensi sono aumentate vorticosamente. Richieste che arrivano dai tribunali, ma soprattutto dalla difesa e dall'accusa". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Luciano Oscar Atzori, consigliere e segretario dell'Ordine nazionale dei biologi (Onb).

La figura dello specialista in genetica forense ha conosciuto un grande successo mediatico grazie alle serie tv come 'Csi' o 'Ris'. E sono molti i giovani neolaureati in biologia che aspirano a questo nuovo sbocco professionale. E' la legge n.397 del 2000 che ha inserito nell’ordinamento penale il principio della parità processuale tra accusa e difesa. Così, in questo assetto giuridico, il nuovo ruolo del consulente esperto di accertamenti di carattere biologico è diventato fondamentale; può affiancare le parti private del processo o anche essere chiamato quale esperto del giudice o dell’accusa (il Ctu o perito).

"In questi 13 anni - spiega Atzori - il ruolo del biologo forense, formato in scuole universitarie di alto profilo, è diventato indispensabile ai fini processuali. E contestualmente sono notevolmente migliorate le tecnologie di cui dispone. Oggi è possibile rilevare il Dna di un soggetto anche su tracce microscopiche di sangue o saliva e con un'altissima certezza". (segue)

(Adnkronos Salute) - La biologia forense è la disciplina che studia i resti umani nell'ambito di indagini dell'autorità giudiziaria allo scopo di identificarli e di fornire informazioni utili all'accertamento delle circostanze e delle cause della morte e all'individuazione di eventuali responsabili. Accanto a questa disciplina stanno trovando il loro spazio anche l'entomologia forense, che cerca - collaborando con il medico legale durante l'autopsia - attraverso i resti di insetti o altri piccoli organismi, le possibile tracce da seguire in un'indagine. Così come la botanica forense, ovvero l'analisi del polline trovato sul luogo di un omicidio per risalire al luogo di provenienza dell'assassino.

Secondo Atzori la possibilità aperta dalla genetica forense può anche aiutare ad abbattere i costi dei procedimenti giudiziari. "Oggi - spiega - un test parte dai 180-200 euro, ma il costo dipende da molti fattori. Ad esempio quanti se ne fanno e di che tipo. Ma in molti casi possiamo arrivare a stabilire il colpevole con grande certezza in pochissimo tempo, mentre - si chiede Atzori - quanto costerebbe farne a meno allungando le indagini?". (segue)

(Adnkronos Salute) - "L'università Tor Vergata di Roma - sottolinea Atzori - partirà a novembre con i corsi per la scuola di genetica forense. Perchè sempre più laureati in biologia ci chiedono quali sono le strade per arrivare ad occuparsi di genetica forense".

In questa scuola sarà possibile, oltre allo studio della parte teorica, "frequentare il laboratorio della facoltà e sperimentare le proprie capacità - conclude l'esperto - su campioni veri che arrivano sul banco dello specialista. E questo dal momento che proprio il laboratorio di Tor Vergata è uno dei più coinvolti in questo tipo di attività".

 


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