Carciofi per prevenire mesotelioma, studio Italia-Canada
Carciofi per prevenire mesotelioma, studio Italia-Canada

 

Roma, 23 giu. (Adnkronos Salute) - E' appena iniziata la sperimentazione sull'estratto di carciofo contro il mesotelioma, un tumore killer causato dall'amianto. La ricerca che unisce Italia e Canada, è stata annunciata oggi a Roma ed è frutto di un progetto 'made in Italy' perché il composto vegetale è stato messo a punto da un'azienda del nostro Paese.

"Il trial analizzerà le proprietà dell'estratto di carciofo per un anno sulle persone a rischio. E in questo gruppo ci sono anche molti lavoratori di origine di italiana - spiega all'Adnkronos Salute Paola Muti, del Dipartimento di oncologia alla McMaster University di Hamilton in Canada, ma che fino a qualche anno fa lavorava all'Istituto Regina Elena di Roma - la chemioprevenzione è un tema estremamente interessante e la ricerca è molto promettente".

"Ogni anno il mesotelioma colpisce 2 mila persone in Italia. E ci aspettiamo un aumento di casi nei prossimi anni, considerata l'esposizione all'amianto negli ultimi 30 anni", interviene Giovanni Blandino, responsabile del Laboratorio di Oncogenomica traslazionale del Regina Elena di Roma, che insieme all'ateneo canadese analizzerà le proprietà del vegetale per un anno su 54 lavoratori di una fonderia di Hamilton, esposti all'asbesto e con tracce nei polmoni di questa esposizione. I pazienti riceveranno una dose di estratto quattro volte al giorno, e gli studiosi analizzeranno i livelli ematici di alcune sostanze - fra cui la mesotelina - 'spia' dell'infiammazione della pleura, collegate con il manifestarsi del tumore. I controlli saranno eseguiti a distanza di tre mesi, e i valori saranno confrontati con quelli pre-terapia.

"Ci aspettiamo una riduzione del 20% della concentrazione plasmatica di questa sostanza, sulla base di quanto abbiamo visto nei lavori precedenti", dice Muti. "Nel nostro studio - prosegue - sperimentiamo primi al mondo la prevenzione del tumore con una sostanza naturale e dal costo contenuto". A possedere le virtù che interessano ai ricercatori sono le foglie di carciofo. "Usiamo una sola varietà, adottando una particolare tecnica di estrazione che ci consente di avere una dose di estratto corrispondente a circa 300 g di foglia di carciofo", spiega Valentino Mercati, fondatore del Gruppo Aboca, che ha messo a punto l'estratto. "Le tecnologie moderne ci consentono di definire e caratterizzare complessi molecolari interessanti, e sono almeno 15 le 'piante madri' più promettenti contro malattie complesse come quelle degenerative e oncologiche. Oltre al carciofo, penso alla curcuma".

"I primi risultati - conclude Muti - li otterremo nel corso del 2015. Se tutto andrà bene, avvieremo un altro studio su migliaia di pazienti. Sono convinta che anche nella scienza la tecnologia - dice la studiosa - la cultura, l'abilità e la creatività italiana possano permetterci di avere un ruolo importante. E la dieta mediterranea fa parte di questa cultura".

 


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