Alimenti: limone contro i calcoli renali, studio 'Mario Negri' Bergamo

Mezzo bicchiere al giorno previene coliche senza controindicazioni 

Milano, 3 ott. (Adnkronos Salute) - Succo di limone amico dei reni. Bevendone mezzo bicchiere al giorno si possono prevenire le coliche renali: come un farmaco, ma senza controindicazioni. A offrire un'alternativa naturale agli italiani che soffrono di calcoli è uno studio clinico condotto dall'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Bergamo, in collaborazione con il Consorzio del limone di Siracusa Igp, illustrato oggi durante un incontro all'Istituto bergamasco presso la sede di Villa Camozzi a Ranica.

Il lavoro, avviato nel 2008, oltre a medici e ricercatori ha coinvolto per la prima volta anche direttamente gli agricoltori, sottolinea in una nota la Cia (Confederazione italiana agricoltori). Il fatto che il consumo di agrumi, accompagnato da una dieta specifica, fosse benefico per prevenire il formarsi di calcoli renali era cosa nota. La novità è che, secondo quanto scoperto dagli scienziati bergamaschi, nella grande famiglia degli agrumi è proprio il limone a dimostrarsi il più efficace contro la nefrolitiasi. Infatti il suo contenuto in citrato è pari a 42,9 grammi per chilo, 5 volte superiore rispetto a quello dell'arancia. Quindi è sufficiente la spremuta di 2-3 frutti per ottenere gli stessi effetti di un medicinale a base di citrato di potassio. Con la differenza che, appunto, il succo è un ingrediente naturale e non presenta controindicazioni.

"Siamo di fronte a una notizia molto interessante - commenta Giuseppe Remuzzi, nefrologo e direttore ricerche dell'Istituto Mario Negri - considerando che la calcolosi renale è molto diffusa nel nostro Paese, con milioni di persone affette da questa patologia". Tra l'altro, "si tratta di un disturbo ad altissimo coefficiente di ricadute: i calcoli si riformano in un paziente su 3 in un arco temporale che va dai 2 ai 5 anni. Questo impone un continuo monitoraggio della situazione e, soprattutto, una particolare attenzione alla dieta". (segue)

(Adnkronos Salute) - La notizia rallegra anche gli agricoltori. "Il limone - osserva infatti la Cia - è un 'must' per il nostro settore primario, con una superficie coltivata che sfiora i 13 mila ettari e una qualità senza pari nel mondo. L'Italia può fregiarsi di ben 6 prodotti tutelati dal marchio Igp, tra cui appunto il Limone di Siracusa. Il 90% della produzione è in Sicilia dove nasce, tra l'altro, la varietà più diffusa, ovvero 'il Femminello'".

Le conclusioni dei ricercatori del 'Mario Negri' di Bergamo, quindi, "potrebbero aiutare i consumi che comunque in Italia già sono rilevanti, rappresentando il 5,4% dell'intero mercato dell'ortofrutta fresca con oltre 244 mila tonnellate di limoni acquistati ogni anno, anche se non si tratta di solo prodotto 'made in Italy'", precisa il presidente del Consorzio di tutela del Limone di Siracusa Igp e vicepresidente della Cia nazionale, Fabio Moschella. A Siracusa, ricorda, sta crescendo notevolmente la produzione biologica e l'export verso l'Europa con una tenuta, in controtendenza, delle superfici coltivate, dell'occupazione e dell'indotto.

 


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