Sanità: dentisti Aio a Lorenzin, pronti a collaborare con Ssn per prevenzione

Associazione chiede copertura prevenzione dentale, insieme a medici territorio 

Sassari, 10 giu. (Adnkronos Salute) - Dentisti pronti a collaborare con i medici del territorio per garantire anche la prevenzione odontoiatrica ai cittadini. Il presidente dell'Associazione italiana odontoiatri (Aio) Pierluigi Delogu ribadisce la disponibilità dei professionisti italiani a un nuovo ruolo nel Servizio sanitario nazionale, una presa di posizione che rappresenta il tema chiave del 26° Congresso nazionale e 7° internazionale del sindacato - forte di 8 mila associati - previsto ad Alghero dal 13 al 15 giugno.

"Convenzionamento con il Servizio sanitario nazionale per ora è una parola troppo forte - dice Delogu - ma aspetto al congresso di Alghero il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per discutere di un coinvolgimento dell'odontoiatria nei programmi di prevenzione del Servizio sanitario nazionale e nel Piano nazionale per la prevenzione da lei annunciato per il quinquennio 2014-2018. Nelle dichiarazioni rilasciate da Lorenzin prima e dopo la sua nomina a ministro della Salute, evinco una linea coerente che sposa la prevenzione come chiave per la sostenibilità futura del Ssn. So pertanto che ci verrà dato un feed-back, ci arriverà una proposta di coinvolgimento, e dobbiamo prepararci a valutare se e come sarà possibile per noi, liberi professionisti, renderla operativa".

Delogu dettaglierà a Lorenzin la proposta - lanciata a febbraio alla convention del Tavolo del comparto - di un contributo della sanità pubblica a copertura di un paniere limitato di prestazioni dell'odontoiatra, a basso contenuto di tecnologia e alto contenuto intellettuale. "Stiamo studiando come proporre le nostre prestazioni per i redditi inferiori a 8 mila euro Isee sotto la copertura di un voucher stanziato dal capitolo prevenzione del Fondo sanitario nazionale. Ciò significa tra l'altro che, nei limiti della nostra peculiarità di liberi professionisti 'privati', non c'è da parte nostra una preclusione a metterci a disposizione di medici di famiglia e pediatri, secondo gli schemi indicati da Fdi, la Federazione internazionale dei dentisti, per dare una risposta alle fasce più deboli con l'obiettivo di salvaguardare la salute generale degli italiani".

 


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