Medicina: nuova cura malattie di vitreo e retina, 2 pazienti trattate a Roma

Curate con successo al Gemelli 

Roma, 21 mag. (Adnkronos Salute) - Una nuova terapia farmacologica per curare gravi patologie del vitreo e della retina. E' l'enzima proteolitico Ocriplasmina, medicinale impiegato nella Clinica oculistica del policlinico universitario Gemelli di Roma, che permette di curare le sindromi da trazione vitreomaculare (Vmt) grazie ad un'unica iniezione intravitreale senza ricorrere all’intervento chirurgico. Grazie a questo nuovo trattamento mininvasivo, sono state curate con successo due anziane pazienti affette da questa grave patologia nella Uoc Oculistica del policlinico capitolino, diretta da Aldo Caporossi.

La trazione vitreomaculare - sottolinea il policlinico Gemelli in una nota - è una patologia molto frequente nelle persone anziane, in cui il vitreo (la parte interna fluida dell’occhio) presenta una forte aderenza anomala con la macula (la parte centrale della retina responsabile della visione distinta), danneggiando gravemente la vista. In Europa si stima che soffrano di questa patologia circa 250.000-300.000 pazienti. Fino a oggi l’unico trattamento per questo tipo di malattia era rappresentato dalla vitreoctomia, l'intervento di rimozione del vitreo e di rilascio delle trazioni vitreomaculari anomale. Il beneficio di questo nuovo trattamento consiste nel risolvere precocemente la Vmt e nell’evitare l’intervento chirurgico e il disagio post-operatorio per il paziente. Inoltre, nei casi di insuccesso del trattamento farmacologico, non è pregiudicata la possibilità di un eventuale intervento chirurgico per risolvere in via definitiva la patologia. (segue)

(Adnkronos Salute) - La terapia innovativa è stata eseguita per la prima volta nel Lazio - precisa l'ospedale capitolino in una nota - da Caporossi, insieme ad Angelo Maria Minnella e Andrea Stefano Scupola. Le due pazienti, di 71 e 77 anni, entrambe affette da Vmt e iniziale foro maculare a tutto spessore, sono state trattate con un’unica somministrazione del principio attivo Ocriplasmina per via intravitreale.

"Lo studio costante dei problemi che affliggono i nostri occhi - spiega Caporossi - ha portato in questi ultimi anni a uno sviluppo impressionante di strumenti per la diagnosi e il controllo di molte malattie oculari. Abbiamo capito, per esempio, che una separazione anomala del vitreo porta allo sviluppo del foro maculare e della trazione vitreo maculare. Queste patologie in passato richiedevano necessariamente l’intervento chirurgico di vitrectomia, ma oggi - conclude lo specialista - possono essere trattate con un'unica iniezione intravitreale di un farmaco in grado di sciogliere la trazione vitreale, evitando le possibili e ben più gravi complicanze legate all’intervento chirurgico".

 


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