Salute: Siot, fino a 1.000 infortuni al giorno su sci e snowbord

Traumi cambiati negli anni, oggi più lesioni arti superiori e legamenti gambe 

Roma, 14 gen. (Adnkronos Salute) - La passione per sci e snowboard può costare cara. "Da metà dicembre registriamo numerosi interventi per traumi sulla neve. Tanto che, tra lesioni più lievi e altre più serie, possiamo stimare anche in un migliaio al giorno gli infortuni sulle piste italiane nei giorni più caldi, cioè le vacanze di Natale e fine anno e il periodo delle settimane bianche". Lo segnala all'Adnkronos Salute il presidente della Società italiana di ortopedia (Siot), Paolo Cherubino. "Quest'anno il trend sembra nella media: le forti nevicate e la presenza di neve fresca in pista sicuramente non semplificano le cose. Inoltre, rispetto a qualche anno fa, sono cambiati i tipi di lesione più comuni".

Un tempo infatti gli appassionati "incappavano di solito in una frattura della gamba al terzo medio inferiore, un tipo di infortunio oggi quasi scomparso. Con la nuova tecnologia di sci, attacchi e scarponi, le nuove tecniche di discesa e l'introduzione dello snowboard, i nostri pazienti oggi presentano problemi ben diversi - spiega l'ortopedico - Si vedono spesso lesioni ai legamenti, più o meno gravi: crociato anteriore e menisco fra i più comuni, ma anche il collaterale interno. A farla da padrone sono però i traumi agli arti superiori: spalle lussate e rottura della cuffia dei rotatori, ma anche lesioni dell'articolazione del pollice, tipica 'da bastoncino' e dunque degli sciatori, mentre la frattura del collo dell'omero colpisce soprattutto gli amanti della tavola". (segue)

(Adnkronos Salute) - Ma quali sono i periodi più a rischio? Gli interventi "iniziano ad aumentare fin da metà dicembre, dopo l'apertura della stagione intorno a Sant'Ambrogio, si impennano dopo le vacanze di Natale e poi dopo le settimane bianche", riferisce l'esperto. Allenamento e rispetto delle regole possono ridurre il pericolo, insieme alla consapevolezza dei propri limiti. "Bisogna ricordare che in pista non siamo mai soli", ammonisce Cherubino.

Fra le vittime si contano "più spesso gli uomini delle donne, e più sovente i giovani-adulti rispetto a bambini e a sciatori più anziani, forse più esperti ma sicuramente più prudenti. Il casco ha rappresentato un grande passo in avanti per la tutela degli sciatori: tutti dovrebbero indossarlo. Ma attenzione, non si tratta di un accessorio fashion: per essere valido deve essere di ottima qualità e integrale, anche se bisogna ricordare che indossarlo non vuol dire rimanere indenni da ogni problema".

 


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