Chirurgia: ritocco naso diventa high tech, arriva rinoplastica ibrida

Se ne parla al congresso mondiale 'Nose & Face World 2012' 

Roma, 9 mag. (Adnkronos Salute) - Dopo le automobili, il concetto di 'ibrido' si estende anche alla chirurgia nasale. Si chiama infatti rinoplastica ibrida una nuova tecnica che combina i vantaggi delle metodiche tradizionali e che sta rivoluzionando l'approccio al ritocco del naso. Con una riduzione del 30% dei rimodellamenti successivi, un risultato finale più armonico, un miglioramento del 15% rispetto agli interventi classici e l'eliminazione delle cicatrici della columella, il segmento di cartilagine che separa le narici. A parlarne è stato Pietro Palma, presidente European Academy of Facial Plastic Surgery e dirigente medico del dipartimento di Otorinolaringoiatria e chirurgia testa-collo, Università dell'Insubria Varese e presidente del congresso mondiale 'Nose & Face World 2012' in corso nella Capitale fino al 12 maggio.

La metodica non è altro che un 'misto' fra la rinoplastica detta 'aperta', con incisione della cute esterna per consentire una visione a cielo aperto dello scheletro del naso, e quella 'chiusa', con incisioni interne al naso, dunque senza alcuna cicatrice esterna evidente. "Nel panorama chirurgico - ha evidenziato Palma - si sta affermando la rinoplastica 'ibrida', che nella mia pratica clinica rappresenta all'incirca il 55% degli interventi contro il 43% della chirurgia endonasale chiusa e il 2% di quella aperta. La tecnica ibrida consente di ottenere un risultato migliorativo del 15% con una limitata incidenza delle complicazioni gravi, quali un eccesso di resezione, l'indebolimento delle strutture nasali o le complicazioni legate all'uso estensivo di innesti. Oltre a una maggiore finezza nel risultato finale, la rinoplastica 'ibrida' favorisce un rapido recupero, grazie all'assenza di incisioni esterne, di limitati piani di scollamento e all'uso di microinnesti cartilaginei dello stesso paziente".

"L'intervento chirurgico - aggiunge Palma - deve essere preceduto da uno studio accurato del naso esterno e dello stato psicologico e delle aspettative del paziente. Vale a dire che esso deve essere creato e pensato 'su misura' e attuato con precisione, senso estetico e obiettivi funzionali. Obiettivo più difficile fino a qualche tempo fa, oggi a portata di mano grazie a tecniche sempre meno invasive e sempre più mirate al bersaglio, con ridotti effetti collaterali".

 


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