Salute: otorini con Emergency, visite gratis a italiani in difficoltà economica

'Progetto Italia' presentato oggi a Congresso 

Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) - La crisi non risparmia niente e nessuno. Neanche la salute. In tempi di ristrettezze economiche, sempre più persone sono costrette a rinunciare a cure mediche a causa dei costi. Per correre in aiuto di quanti non possono rivolgersi all'otorino presente in strutture pubbliche o private, la Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (Sioechcf) scende in campo a fianco di Emergency per il 'Progetto Italia', presentato oggi a Roma, durante il 100esimo Congresso della società scientifica, in corso al Parco della musica.

"Spesso il nostro impegno nel sociale va solo verso il Terzo mondo, pensando che i problemi di accesso alle cure mediche siano fuori dai nostri confini - sottolinea in una nota il presidente del Congresso, Angelo Camaioni - Il progetto di Emergency, che rappresenta un orgoglio per l'Italia, si è spostato nel nostro Paese dove comincia a emergere il bisogno di stare vicino agli italiani che in questo momento vivono condizioni di disagio". Nei poliambulatori della Ong, già presenti nel nostro Paese a Marghera e Palermo, da oggi ci saranno infatti, tra le prestazioni mediche offerte a titolo volontario e gratuito, anche quelle degli otorinolaringoiatri. "'Progetto Italia' - ricorda Andrea Freda, coordinatore del Poliambulatorio Emergency a Polistena che aprirà a breve - è nato nel 2006 per dare assistenza agli immigrati e alle persone in stato di bisogno. Negli anni però ci siamo accorti che tra gli utenti è aumentato il numero degli italiani. Oggi Palermo, tra gli ambulatori presenti, è al primo posto per accessi: dal 2006 ad oggi sono 10.766 le persone curate e 69.089 quelle visitate".

L'identikit dell'italiano che si avvicina alle strutture di Emergency corrisponde a quello, in molti casi, di persone senza fissa dimora, ma anche a quello di persone disperate che hanno bisogno di ascolto. Oppure, semplicemente, si tratta di malati che non hanno i soldi nemmeno per pagare il ticket. "Emergency - precisa Freda - non ha intenzione di sostituirsi al sistema sanitario nazionale. Anzi, in molto casi siamo noi a indirizzare e accompagnare, dopo aver valutato il caso e l'entità della richiesta, le persone che si rivolgono a noi nelle strutture pubbliche più adeguate".

 


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