Sanità: psichiatri Sip, ok a chiusura Opg, ma certezze su risorse e cure alternative

Sacchetti, c'è la possibilità vera di offrire nuovi strumenti 

Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Dagli psichiatri della Sip, la Società italiana di psichiatria, arriva il via libera definitivo alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) dopo che sono state recepite dalla Commissione sanità del Senato le osservazioni degli specialisti sul futuro dei pazienti una volta archiviata definitivamente l'ultima proroga alla chiusura. "Siamo a un passaggio fondamentale verso una reale conclusione dell’avventura, ormai annosa, della chiusura di queste strutture in Italia. Un segno di progresso e di civiltà, ma anche la possibilità di fornire nuovi strumenti di cura e assistenza a pazienti complessi, sempre nel rispetto dei dovuti standard di sicurezza", afferma Emilio Sacchetti, neopresidente della Sip.

Il decreto che fissa la chiusura degli Opg è all’esame della Camera, che dovrà esprimersi entro la prossima settimana, pena la decadenza del provvedimento che proroga di un altro anno la fine degli ospedali psichiatrici. Ma per gli psichiatri restano sul tavolo alcuni problemi di tipo operativo, "tre in particolare - precisa Sacchetti - che possono essere risolti in breve tempo se tutti gli attori coinvolti sapranno fare gioco di squadra e se la politica saprà dare forma e risorse a questo progetto di progresso civile: i percorsi di cura alternativi, la scarsità di risorse e la formazione unitaria per medici specialisti, periti, magistrati e avvocati pubblici ministeri".

Su quest'ultimo punto la Sip si impegna a convocare una conferenza multidisciplinare di consenso, con l’obiettivo di giungere proprio alla stesura di linee guida condivise che rappresentano uno strumento concreto per ridurre la discrezionalità decisionale. (segue)

(Adnkronos Salute) - "Innanzitutto si tratta di individuare nel dettaglio i percorsi di cura alternativi - avverte Sacchetti - ed è fondamentale che a occuparsi di queste decisioni siano i Dipartimenti di salute mentale. Inoltre è da ripensare e da regolamentare con grande attenzione, e con il coinvolgimento di chi lavora sul campo, il tema della perizia psichiatrica. Si tratta di ridurre al massimo la discrezionalità delle decisioni, visto che oggi i margini sono molto elevati proprio per la mancanza di linee guida".

Secondo la Sip, "in questo modo si contribuirà anche a ridurre al minimo i rischi che persone molto ben preparate riescano, con furbizia, a utilizzare la diagnosi psichiatrica come improprio strumento di vantaggio a fini legali. In questa prospettiva, ma questo è in realtà il vero punto di partenza, è assolutamente imprescindibile identificare un percorso formativo unitario per medici specialisti, periti, magistrati e avvocati pubblici ministeri, in modo da condividere le procedure e conoscere tutti i punti chiave per evitare errori in sede periziale e di giudizio".

 


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