In 30 centri, e allo Cnao di Pavia ha debuttato terapia con ioni carbonio 

Milano, 19 nov. (Adnkronos Salute) - Oltre 2.200 pazienti trattati (2.232) in 30 centri, pari a circa 75 per ogni struttura. E' il bilancio di una giornata tipo nelle redioterapie lombarde, secondo una ricerca condotta dalla Regione insieme all'Airo-Associazione italiana radioterapia oncologica. Monitorando l'attività di un giorno qualunque (il 3 ottobre), è stata fotografata la realtà regionale in questo settore. E' uno dei dati riferiti questa sera a Milano, al nono incontro 'Il futuro della sanità', da Roberto Orecchia, direttore della Divisione di radioterapia dell'Istituto europeo di oncologia e direttore scientifico della Fondazione Cnao di Pavia. Proprio la settimana scorsa allo Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica), annuncia l'esperto, un paziente è stato trattato per la prima volta in Italia con ioni carbonio, nuova frontiera delle cure anticancro.

Al convegno, organizzato all'Hotel Four Seasons da ab medica per discutere di nuove tecnologie in sanità ai tempi della crisi, Orecchia porta l'esperienza lombarda con un focus particolare sulla crescente diffusione della radioterapia. "Gli ospedali si sono adeguati a questa richiesta - spiega - e negli ultimi anni le dotazioni tecnologiche sono notevolmente aumentate con investimenti significativi. La situazione in Italia è ancora disomogenea, ma alcune Regioni, e tra queste la Lombardia, hanno colmato il 'gap' che ci divideva dai Paesi europei più avanzati".

Il dato sul numero di pazienti trattati in una sola giornata nei centri lombardi di radioterapia "riflette bene - commenta Orecchia - la presenza di un parco tecnologico avanzato che vede in regione la presenza di numerose macchine ad alto contenuto tecnologico (4 Cyberknife, 4 tomoterapie, 1 gamma knife, oltre ad almeno 20 acceleratori lineari al top level delle maggiori marche). Inoltre - sottolinea lo specialista - in Lombardia è presente lo Cnao, un centro a carattere nazionale che pratica l'adroterapia sia con protoni (42 pazienti trattati nell'ultimo anno), sia, dal 13 novembre (primo paziente in Italia) con ioni carbonio. Questa eccellenza è seconda in Europa solo ad Heidelberg" in Germania, "che ha iniziato nel 2009, e ai due centri giapponesi di Chiba e Hyogo".