Medici controllino livelli nelle donne in menopausa 

Roma, 20 ott. - (Adnkronos Salute) - Dopo la menopausa le donne hanno bisogno di un 'mattone' per le ossa, il calcio. Minerale da assimilare integrando nella dieta derivati del latte, formaggi e broccoli. "Ne è sufficiente 1 grammo al dì, ma il calcio dall’organismo viene assorbito soltanto in presenza di vitamina D, che diventa allora alleato indispensabile nella lotta all’osteoporosi". Ad affermarlo è Francesco Bove, presidente della Fondazione Aila contro l’artrosi e l’osteoporosi, nella Giornata mondiale dell’osteoporosi. "Una vitamina - prosegue - che è presente in misura minima negli alimenti ma che si sviluppa attraverso l’azione dei raggi solari sulla pelle e soltanto ad una determinata latitudine per via dell’incidenza dei raggi".

"Dobbiamo sensibilizzare i medici - avverte Bove - a controllare la vitamina D presente nell’organismo delle pazienti, soprattutto di quelle che raggiungono una certa età. Nella popolazione mondiale over 65 c’è carenza di vitamina D, che è invece fondamentale per l’assorbimento del calcio. Sensibilizzare - sottolinea - significa invitare le persone ad esporsi al sole e soprattutto controllando la presenza di vitamina D nel sangue: una quantità ottimale sono le 800 unità giornaliere".

"Il sovradosaggio non arreca danni all’organismo – avverte il docente – ed è possibile fare carichi di vitamina D ogni 6 mesi ad un costo davvero insignificante o assumendola giornalmente, settimanalmente o in associazione al calcio quando viene assunto come integratore. Attenzione però - è l’allarme dell’esperto – agli osteoinduttivi, che stimolano il metabolismo osseo, sono sotto il controllo dell’Organizzazione mondiale della sanità perché, se usati a lungo, possono procurare fratture patologiche o problemi mascellari. Tanto - conclude - che se ne consiglia l’utilizzo per periodi limitati e sotto stretto consiglio del medico".