Salute: obesità raddoppia rischio prostata ingrossata e disturbi

 

Roma, 30 gen. (Adnkronos Salute) - Chili di troppo e problemi alla prostata. La sindrome metabolica sembra infatti avere una influenza sull'iperplasia prostatica benigna e i sintomi urinari negli uomini over 50. Gli esperti ritengono inoltre che la sindrome metabolica sia correlata anche a una condizione di infiammazione cronica che colpirebbe, in maniera diversa, sia l’organismo nel suo insieme, sia la ghiandola prostatica, con sintomi urinari più marcati. "L'infiammazione cronica potrebbe rappresentare l’anello di congiunzione tra l’ipertrofia prostatica benigna e la sindrome metabolica e per questo una corretta alimentazione diventa fondamentale", spiega Furio Pirozzi Farina, associato di Urologia e direttore Uo Urologia andrologica dell'Aou di Sassari.

La riduzione del grasso del giro vita - indotto da una dieta ad apporto calorico controllato con riduzione degli zuccheri, dei grassi totali, degli acidi grassi saturi e polinsaturi e del colesterolo - può determinare un rapido miglioramento dei disturbi urinari collegati all’ingrossamento della prostata e della funzione sessuale. "L'alimentazione ideale da consigliare a chi soffre di iperplasia prostatica benigna e sindrome metabolica dovrebbe associare cibi che non favoriscono l’infiammazione cronica ad alimenti a ridotto contenuto di grassi e zuccheri, capaci, quindi, di ridurre soprattutto l’aumento adiposo del giro vita e la glicemia. La giusta dieta deve prevedere un equilibrato apporto di acidi grassi polinsaturi: gli omega-3, presenti nei grassi animali e, particolare, in quelli di pesce (pesce azzurro, olio di pesce, crostacei) riducendo in maniera equilibrata gli omega-6, maggiormente presenti nei grassi vegetali", aggiunge Farina.

Semaforo rosso quindi per le carni, fresche e conservate, i salumi e gli insaccati, le uova, le patatine fritte, i dolci, le bevande zuccherate, le farine raffinate ed i formaggi grassi, tutti alimenti ricchi di omega-6 e in grado quindi di favorire la produzione di sostanze ad effetto infiammatorio. (segue)

(Adnkronos Salute) - Semaforo verde, invece, per gli alimenti ricchi di omega-3 che riducono la risposta infiammatoria e in particolare la crema di riso integrale, il pesce (ricco di omega-3), l’olio extravergine di oliva, l’olio di riso; tra le verdure: carote, zucca, zucchine anche cucinate in creme, oltre a cavolo, finocchio, cicoria, rape e radici in genere. E per quanto riguarda la frutta, sembrerebbero salutari le mele o le pere cotte non zuccherate.

L'iperplasia prostatica benigna può iniziare a dare problemi intorno ai 50 anni e si aggrava con l’invecchiamento. La sintomatologia è caratterizzata dalla necessità di urinare più spesso, a volte con urgenza, dal bisogno di alzarsi di notte per urinare e dalla riduzione del getto delle urine. Spesso tali disturbi insorgono in uomini che soffrono di problemi sessuali: proprio recentemente infatti è stato confermato il collegamento fra disfunzione erettile e i fastidiosi sintomi urinari conseguenti all’iperplasia prostatica benigna, ossia all’ingrossamento della prostata. Nel loro complesso, questi problemi colpiscono circa 7 milioni di italiani. Proprio alla luce di questi numeri, è significativo, conclude la nota, che tadalafil (farmaco per la disfunzione erettile), sia ora indicato anche per il trattamento dei sintomi urinari derivanti dall’ingrossamento della prostata.

 


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