Sesso: dilaga sindrome spogliatoio, +25% l'anno ritocchi intimi per lui

Direttore centro a Milano, 300 interventi in 1 anno - motivo chiave paura del confronto 

Milano, 26 ago. (Adnkronos Salute) - Paura di sentirsi inadeguati e voglia di stupire, non tanto la partner quanto gli amici. Gli uomini italiani sono sempre più ossessionati dalle dimensioni 'intime'. Nei centri specializzati in ritocchi all'apparato genitale, segnala Alessandro Littara, fondatore e responsabile del Centro di medicina sessuale di Milano, "assistiamo a un vero e proprio boom di richieste di interventi maschili. Per l'allungamento o (soprattutto) per l'ingrossamento dell'organo sessuale, o per entrambi contemporaneamente". La domanda, spiega l'esperto all'Adnkronos Salute, cresce al ritmo del "20-25% all'anno. Solo da noi l'anno scorso siamo arrivati a 300 operazioni". Più del triplo di quelli sulle donne, in media "meno di 100 l'anno". E alla base del trend, "il caso di gran lunga più frequente: la sindrome dello spogliatoio".

Il fenomeno è internazionale, sottolinea Littara. Accade che "viviamo nella società dell'immagine, con il sesso che diventa spesso argomento da prima pagina - analizza - La conseguenza è che sale l'attenzione al problema, e insieme cresce anche il bisogno di sentirsi 'performanti' su questo fronte". D'altra parte, più in generale "continua ad aumentare l'attenzione per il proprio corpo. Tutte le sue parti sono interessate e i genitali non fanno eccezione, anzi sembrano diventare protagonisti", testimonia lo specialista.

Dal 2006 il Centro di medicina sessuale del capoluogo lombardo è tra le strutture italiane pioniere del 'sex design', la chirurgia intima per lui e per lei. "Quando abbiamo cominciato nessuno sapeva nemmeno di cosa si trattasse - ricorda Littara - Oggi invece i numeri sono in crescita costante soprattutto fra gli uomini". (segue)

(Adnkronos Salute) - Ma chi è il paziente-tipo che chiede l'aiuto del 'sex designer'? "L'età media è 30-50 anni - risponde Littara - e questo non perché fra gli uomini più giovani non ci sia un disagio legato alle dimensioni sessuali, ma fondamentalmente perché per affrontare l'operazione si aspetta in genere un'indipendenza economica che arriva solo più tardi". Per la chirurgia intima al maschile, infatti, "i prezzi sul mercato di un intervento possono andare dai 3 mila ai 7 mila euro".

Per il resto "non esistono significative differenze legate alla provenienza geografica del paziente, e neppure associate al grado scolarità: i livelli sono molto vari. La cosa più sorprendente, però - fa notare l'esperto - è che nella maggior parte dei casi si tratta di persone sposate o con una reazione stabile. E che all'origine della richiesta di ritocco non c'è tanto il bisogno di soddisfare la partner, bensì l'esigenza di 'brillare' nel gruppo dei pari". La voglia di distinguersi, o almeno di non sfigurare.

Nella lista dei desideri entrano le richieste più varie. "Prevalgono quelle per l'ingrossamento del pene, ma sono numerose anche quelle per l'allungamento e a volte per tutti e due. E se in alcuni casi c'è un oggettivo problema di 'sottodimensionamento', quando non di micropenia, in molti altri alla richiesta non corrisponde un'oggettiva esigenza sul piano fisico". Qualche volta è il chirurgo a tirarsi indietro e a dire 'no': "E' indispensabile verificare la reale motivazione del paziente - puntualizza Littara - Il consulto psicologico è fondamentale. Se una persona vive un profondo disagio generalizzato, l'intervento è sconsigliato". (segue)

 


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