Ancona, 11 ott. (Adnkronos Salute) - Ottimizzare la disponibilità degli organi, garantire sicurezza e qualità, informare e formare. Sono questi gli impegni della Regione Marche nel settore dei trapianti di organi, come affermato dal dirigente del Dipartimento per la salute e per i servizi sociali della Regione Marche, Carmine Ruta, a margine della 34esima riunione tecnico-scientifica del Nord Italia Transplant programma (Nitp), che si conclude oggi ad Ancona.

Alla Mole Vanvitelliana, per due giorni, si sono dati appuntamento oltre 300 operatori che quotidianamente si impegnano per il bene dei tanti malati in lista d'attesa, che aspettano con il trapianto la cura migliore – fa sapere una nota della Regione Marche - Tra i temi affrontati, con il Centro nazionale trapianti e con le altre Organizzazioni di trapianto: il programma nazionale 'Iperimmuni', l'informatizzazione della rete nazionale trapianti, l'ottimizzazione del match donatore-ricevente nell'era di organi non standard, le nuove frontiere del reperimento di organi e tessuti, l'impiego delle staminali nella medicina rigenerativa, il follow-up a lungo termine e le più recenti acquisizioni in tema di trattamento e recupero di polmoni.

Attualmente il Nitp serve le Regioni: Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento e Veneto. "Le Marche - spiega Duilio Testasecca, coordinatore del Centro regionale trapianti - sono tra le regioni italiane più attive: al terzo posto in ambito nazionale dopo Toscana e Friuli, mentre all'interno del Nitp le Marche, insieme con il Friuli, nel 2011 mantengono il più alto tasso di donazioni. Tra le nuove frontiere della medicina marchigiana nell'ambito dei trapianti, vi sono gli interventi di fegato da vivente. "Le Marche - dice Ruta - sono vicine a questo traguardo. Occorre aspettare il necessario compimento della procedura di riconoscimento e autorizzazione da parte del Centro nazionale trapianti".